In relazione alla conferenza stampa, indetta Lunedì 2 luglio 2007, dal Comune di Chieti, dalla Provincia di Chieti e dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Abruzzo, l’associazione Chieti nuova 3 febbraio plaude alla tanto auspicata riapertura dei tempietti romani, restaurati nel periodo 1997-2000, per essere destinati a Centro di orientamento alla visita del Sistema archeologico cittadino, ma rimasti fino ad oggi ingiustificatamente chiusi, inagibili e in stato di completo abbandono e degrado. Tuttavia, Chieti nuova 3 febbraio depreca moralmente e politicamente il metodo, non certo innovativo, praticato nell’assegnazione della gestione, attivata senza una regolare gara tra tutte le Associazioni eventualmente interessate. Nel prendere atto che la mentalità privatistica, i cui effetti, alla prova dei fatti, si sono dimostrati sempre disastrosi, si è diffusa tanto da creare un sistema in cui le regole si sacrificano in nome di una presunta efficienza, Chieti nuova 3 febbraio ricorda che “far ripartire la città” significa “innanzitutto realizzare un modo nuovo di far politica”…sperimentando “strumenti di condivisione della decisione e della prassi di azione politica per la gestione del territorio comunale” (dal Programma dell’Unione di centrosinistra-elezioni amministrative del 3-4 aprile 2005, pag. 3). Nella realtà è accaduto e accade il contrario: la distanza tra la Comunità teatina e le Istituzioni aumenta, cresce la delusione e la disaffezione verso una politica che, in nome dell’appartenenza, tende a privilegiare e ad escludere, il discredito dei partiti è totale. Ma Chieti nuova 3 febbraio persegue ancora tenacemente il cambiamento, al fine del risanamento morale e nutre la speranza che i Principi non rimangano espressioni generiche. Ringrazia, comunque, per la promessa di un futuro utilizzo di un piano dei tempietti da parte delle Associazioni senza scopo di lucro e chiede con forza regole certe, trasparenti e valide per tutti che ne stabiliscano chiaramente e pubblicamente i costi di fruizione.
Informazioni aggiuntive
ATTENZIONE!
Per scaricare gli articoli o i contenuti presenti nel sito in formato PDF cliccare sull'icona presente in alto a destra.