Associazione Chieti nuova 3 febbraio Sei incontri sulla Questione Ambientale

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Ambiente

Associazione Chieti nuova 3 febbraio

Sei incontri sulla Questione Ambientale

Ottobre-novembre 2007

Auditorium del Museo delle Scienze Biomediche

via della Liberazione - Chieti

19 otttobre, 25 ottobre, 9 novembre, 16 novembre, 27 novembre, 30 novembre, rispettivamente sul Clima, con l’intervento di Massimo Serafini (Legambiente), sugli OGM, con l’intervento di Enrico Bellelli (biologo, docente-Chieti), sui Rifiuti con l’intervento di Franco Ortolani (docente universitario-Napoli), sull’Acqua con gli interventi di Rosario Lembo (Comitato naz. Contratto mondiale sull’acqua) e di Augusto De Sanctis (WWF Abruzzo), sull’Energia con l’intervento di Giacomo Pisani, (fisico, docente-Chieti).

Gli incontri sono stati promossi per informare in modo corretto ed utile i cittadini, sensibilizzarli e renderli consapevoli sulle questioni ambientali, contribuendo ad aprire un dibattito culturale su detti temi, richiamando l’attenzione della opinione pubblica e dei politici, sollecitando a prendere decisioni in base ai principi di responsabilità e di precauzione.

Gli incontri, pur se incentrati su problematiche diverse, tutti indistintamente hanno preparato l’intervento conclusivo di Paolo Cacciari (parlamentare), dimostrando

-    l’interdipendenza delle Questioni Ambientali affrontate, nella consapevolezza che il problema è strutturale e non emergenziale e che bisogna evitare allarmismi, catastrofismi e fatalismi, relativizzazione e rifiuto, i quali permetterebbero  che l’Ambiente rimanesse un colossale affare per pochi;

-    l’esigenza prioritaria di pianificare l’uso del territorio e delle risorse, affrontando i problemi con una strategia complessiva che punti nello stesso tempo alla riduzione delle emissioni di gas effetto serra, contenendo l’aumento della temperatura al di sotto dei due gradi, alla sicurezza alimentare, “non impiegando tecnologie di cui non conosciamo le conseguenze”, alla riduzione della quantità di rifiuti, alla raccolta differenziata e al riciclaggio, evitando situazioni analoghe allo scandalo campano, alla razionalizzazione dell’uso dell’acqua contro ogni forma di privatizzazione e di mercificazione, al risparmio energetico e all’uso di energie rinnovabili, alla diminuzione dei consumi.

La scienza e la tecnica da sole non servono; è indispensabile la condivisone che il consumismo è la causa dei danni ecologici e che occorre rivedere il concetto di crescita, riuscendo a governare l’economia.

Spaventa i cittadini la incapacità dei politici di prendere decisioni, a livello mondiale, europeo, nazionale e locale, che mettano mano a questo stato di cose.

Si fa strada la consapevolezza che ciascuno deve fare la propria parte, il cittadino non delegando al politico e non addebitandogli ogni responsabilità e il politico ritrovando l’idea del servizio alla collettività e assegnando allo Stato il ruolo di arbitro degli interessi generali, operando scelte senza piegarsi agli interessi dei comitati di affari.