Ombrina Mare Cos'è Ombrina Mare?

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Ombrina Mare

Cos'è Ombrina Mare?

A 6 km dalla Costa dei Trabocchi (zona di San Vito) dovrebbe sorgere la Piattaforma petrolifera Ombrina Mare.

Estesa 35 metri X 24 metri, alta 43,50 metri sul livello medio marino (come un palazzo di 10 piani!), sarà collegata ai 4-6 pozzi che dovrebbero essere perforati in un periodo di avvio del progetto della durata di 6-9 mesi.
Solo in questa fase verrebbero prodotti 14.258,44 tonnellate di rifiuti, soprattutto fanghi di perforazione. L'esatta composizione dei fanghi è coperta da segreto industriale, ma si tratta sicuramente di sostanze tossiche, talvolta vengono utilizzati anche elementi radioattivi.

La piattaforma sarà collegata ad una grande nave della classe Panamax riadattata per diventare una vera e propria raffineria galleggiante, definita Floating Production, Storage and Offloading (FPSO), posizionata con ancoraggi a 10 km di distanza dalla costa.
Tale nave avrebbe le seguenti dimensioni: 320 metri di lunghezza per 33 di larghezza e 54 metri di altezza massima (le fiancate si alzeranno dal mare per 22 metri; per paragone, l'ingombro dello Stadio Adriatico di Pescara da curva a curva è 220 metri, 2/3 della lunghezza della nave).



La nave è destinata alle operazioni di separazione dell'olio dal gas, dissalazione e al delicato processo di desolforazione del gas, tre fasi normalmente considerate negli schemi dei petrolieri proprie della raffinazione (che ne comprende anche altre).
La FPSO potrà stoccare 50.000 tonnellate di olio oltre a 10/15.000 mc di acqua di formazione.
Ogni mese, per 25 anni, la FPSO verrà avvicinata da un'altra nave che caricherà l'olio per trasportarlo verso altre destinazioni.
Per collegare piattaforma, nave FPSO e Campo Santo Stefano (dove sarà diretto il gas addolcito), si dovranno realizzare da 36 a 42 km di condotte per olio, gas e acqua di produzione.
Per questa ragione, lungo 16/17 km di queste condotte sarà vietato l'ancoraggio a tutte le navi per una fascia larga 926 m.
Queste strutture rimarrebbero per almeno 26 anni, di cui 6/9 mesi destinati alla perforazione e 25 anni alla produzione.
La produzione giornaliera dovrebbe essere di 5/7.000 barili di olio e di 85.000 Smc di gas, pari, rispettivamente, allo 0,41-0,57% del consumo giornaliero di petrolio in Italia, allo 0,0001% del consumo di gas.

Perché è così importante opporsi?

Oltre all'inquinamento e al grande rischio collegato a questo tipo di attività che l'impianto ci imporrà per almeno 25 anni, Ombrina rappresenta il tentativo di avviare un sistema di sfruttamento che non ha precedenti nel nostro territorio.
Perciò è importante impedire adesso che questo impianto venga realizzato perché potrebbe essere il primo di una lunga serie. Trivelle in mare e in terra trasformeranno l'Abruzzo nella "regione mineraria", com'era già indicato in un programma politico del 2008.

La petrolizzazione del nostro territorio porterà miseria. Infatti le trivelle impegnano pochissimi operai e tecnici delle compagnie petrolifere (spesso straniere), ma lo spettacolo e l'inquinamento che producono sarà distruttivo per la nostra economia agro-alimentare e turistica.

L'utilizzo delle nuove tecniche di Shale Gas e Fracking, su cui le compagnie petrolifere forniscono poche informazioni, producono profondi e irreparabili danni nel sottosuolo. Inquinamento di falde acquifere, riemersione di idrocarburi e gas nelle campagne e anche aumento del rischio sismico. Attualmente non vi sono espressi divieti nelle norme in vigore perch si tratta di tecniche nuove.

I rischi della petrolizzazione sono stati denunciati anche dalla conferenza episcopale di Abruzzo e Molise (http://www.webdiocesi.chiesacattolica.it/pls/cci_dioc_new/bd_edit_doc_dioc.edit_documento?p_id=919256&id_pagina=3959&rifi=&rifp=&vis=1)

L'autorizzazione all'impianto Ombrina Mare, era stato già bocciato anche a seguito di numerose osservazioni inviate al ministero. (http://dorsogna.blogspot.com/2010/10/ombrina-mare-e-morta.html).  Ora il procedimento burocratico si è riaperto. Occorre mandare un numero ancora maggiore di osservazioni contrarie.

Le istruzioni per inviare correttamente le osservazioni e alcuni schemi da poter utilizzare sono qui:

http://dorsogna.blogspot.it/2014/07/ri-affondiamo-ombrina-mare.html

Chiunque può inviare osservazioni, ma è importante che lo facciano soprattutto gli enti, le associazioni, le imprese del territorio.

Nel blog della prof.ssa D'Orsogna potete trovare anche le altre informazioni sul disastro che incombe sul nostro territorio.

Qui sui fanghi di Ombrina

http://dorsogna.blogspot.it/2014/04/bocciata-ombrina-mare.html

 

Tommaso Palermo