Lettera aperta agli elettori del Pd di Pancho Pardi

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Lettera aperta agli elettori del Pd

Pancho Pardi, 6-VIII-2014

Riforme. La riforma del Senato vi viene presentata come il passaggio obbligato per modificare il bicameralismo, ma il vostro partito non vi dice quale sarà l’effetto principale

Cari elet­tori del Pd,
il par­tito in cui ripo­nete le vostre spe­ranze di un futuro migliore, in que­ste ultime set­ti­mane ha impe­gnato tutte le sue forze per stra­vol­gere la Costi­tu­zione secondo un pro­getto con­cor­dato con Ber­lu­sconi.
La riforma del Senato vi viene pre­sen­tata come il pas­sag­gio obbli­gato per modi­fi­care il bica­me­ra­li­smo, ma il vostro par­tito non vi dice quale sarà l’effetto prin­ci­pale della riforma. Il futuro Senato lascerà tutta la pote­stà legi­sla­tiva alla sola Camera, con­ser­vata nella costosa pie­nezza dei suoi 630 depu­tati. E que­sta, secondo la legge elet­to­rale già votata nella stessa Camera, sarà ancora, come oggi, for­mata da sog­getti nomi­nati dai segre­tari di par­tito e votati a sca­tola chiusa dagli elettori.

Peg­gio ancora: il rap­porto tra mag­gio­ranza e oppo­si­zione sarà fal­sato dal pre­mio di mag­gio­ranza e dalle soglie di accesso alla spar­ti­zione dei seggi. La più grossa delle mino­ranze col 37% dei voti avrà il 52% dei seggi. E non cam­bia molto se la soglia sarà posta al 40%: il pre­mio sarà sem­pre del 15%. Per ora i par­titi non coa­liz­zati che non rag­giun­gano l’8% saranno esclusi; così anche i par­titi coa­liz­zati che non toc­chino il 4,5%. Per que­sti la beffa: i voti da loro rac­colti aiu­te­ranno il par­tito mag­giore a gua­da­gnare il pre­mio, ma essi saranno esclusi dal Par­la­mento. Le modi­fi­che alle soglie saranno poco più che lima­ture. Sem­pre milioni di voti but­tati via, milioni di cit­ta­dini pri­vati della rap­pre­sen­tanza poli­tica men­tre la più grossa delle mino­ranze diven­terà una falsa, ma legale, mag­gio­ranza. Non è finita: la falsa mag­gio­ranza potrà sce­gliersi il Pre­si­dente della Repub­blica e modi­fi­care a pro­prio van­tag­gio la com­po­si­zione della Corte Costi­tu­zio­nale e del Con­si­glio supe­riore della magi­stra­tura. Così gli isti­tuti di garan­zia fon­da­men­tali saranno tutti in mano alla falsa mag­gio­ranza. Que­sta a sua volta, for­mata da nominati-ubbidienti, sarà in mano a chi l’avrà costruita. La dit­ta­tura della mag­gio­ranza alla Camera sarà eser­ci­tata sotto la dit­ta­tura del lea­der sulla sua stessa mag­gio­ranza. Tutto il potere a un uomo solo. La demo­cra­zia sarà ridotta alla pos­si­bi­lità di eleg­gere un capo ogni cin­que anni.

Se Ber­lu­sconi da solo avesse ten­tato di pro­durre tutto ciò, i cit­ta­dini di cen­tro­si­ni­stra sareb­bero da mesi nelle piazze. Ora invece a voi, elet­tori del Par­tito Demo­cra­tico, tocca vedere il vostro par­tito che rea­lizza il pro­gramma di Ber­lu­sconi insieme a lui.

Con il taglio osses­sivo degli emen­da­menti e il con­tin­gen­ta­mento dei tempi d’intervento, le oppo­si­zioni hanno ormai bri­ciole di tempo per parlare.

E nem­meno i cit­ta­dini potranno più par­lare: le firme per le leggi di ini­zia­tiva popo­lare sono aumen­tate da 50 a 250 mila, le firme per i refe­ren­dum abro­ga­tivi da 500 a 800 mila. Ora il governo pro­mette di ridurre l’aumento. Ma non ha inten­zione di annullarlo.

Cit­ta­dini, elet­tori del Par­tito demo­cra­tico. Ricor­date al vostro par­tito che nel 2006 il popolo sovrano a stra­grande mag­gio­ranza aveva can­cel­lato la riforma costi­tu­zio­nale di Ber­lu­sconi e con­fer­mato la Costi­tu­zione del 1948.

Ricor­date al vostro par­tito che il Par­la­mento attuale è stato pro­dotto da una legge elet­to­rale in cui la Corte Costi­tu­zio­nale ha rico­no­sciuto gravi pro­fili di inco­sti­tu­zio­na­lità. Chi è stato eletto con que­sta legge ha il dovere pri­ma­rio di affron­tare le dif­fi­coltà eco­no­mi­che del paese ma non ha il diritto di toc­care la Costi­tu­zione. Ricor­date al vostro par­tito che chi modi­fica la Costi­tu­zione deve ragio­nare come se potesse per­dere le ele­zioni e non farsi illu­dere dalla pro­spet­tiva della vit­to­ria. Ricor­date al vostro par­tito che se dovesse un giorno per­dere le ele­zioni sarebbe del tutto impo­tente di fronte alla nuova falsa mag­gio­ranza. Par­late con i vostri eletti. Fate sen­tire il peso della vostra opi­nione. Ricor­date a voi stessi che se assi­ste­rete immo­bili o con­sen­zienti a que­sto delitto con­tro la demo­cra­zia avrete perso una parte deci­siva della vostra libertà.

Pancho Pardi, 6-VIII-2014

Lettera aperta agli elettori del Pd

Pancho Pardi, 6-VIII-2014

Riforme. La riforma del Senato vi viene presentata come il passaggio obbligato per modificare il bicameralismo, ma il vostro partito non vi dice quale sarà l’effetto principale

Cari elet­tori del Pd,
il par­tito in cui ripo­nete le vostre spe­ranze di un futuro migliore, in que­ste ultime set­ti­mane ha impe­gnato tutte le sue forze per stra­vol­gere la Costi­tu­zione secondo un pro­getto con­cor­dato con Ber­lu­sconi.
La riforma del Senato vi viene pre­sen­tata come il pas­sag­gio obbli­gato per modi­fi­care il bica­me­ra­li­smo, ma il vostro par­tito non vi dice quale sarà l’effetto prin­ci­pale della riforma. Il futuro Senato lascerà tutta la pote­stà legi­sla­tiva alla sola Camera, con­ser­vata nella costosa pie­nezza dei suoi 630 depu­tati. E que­sta, secondo la legge elet­to­rale già votata nella stessa Camera, sarà ancora, come oggi, for­mata da sog­getti nomi­nati dai segre­tari di par­tito e votati a sca­tola chiusa dagli elettori.

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Peg­gio ancora: il rap­porto tra mag­gio­ranza e oppo­si­zione sarà fal­sato dal pre­mio di mag­gio­ranza e dalle soglie di accesso alla spar­ti­zione dei seggi. La più grossa delle mino­ranze col 37% dei voti avrà il 52% dei seggi. E non cam­bia molto se la soglia sarà posta al 40%: il pre­mio sarà sem­pre del 15%. Per ora i par­titi non coa­liz­zati che non rag­giun­gano l’8% saranno esclusi; così anche i par­titi coa­liz­zati che non toc­chino il 4,5%. Per que­sti la beffa: i voti da loro rac­colti aiu­te­ranno il par­tito mag­giore a gua­da­gnare il pre­mio, ma essi saranno esclusi dal Par­la­mento. Le modi­fi­che alle soglie saranno poco più che lima­ture. Sem­pre milioni di voti but­tati via, milioni di cit­ta­dini pri­vati della rap­pre­sen­tanza poli­tica men­tre la più grossa delle mino­ranze diven­terà una falsa, ma legale, mag­gio­ranza. Non è finita: la falsa mag­gio­ranza potrà sce­gliersi il Pre­si­dente della Repub­blica e modi­fi­care a pro­prio van­tag­gio la com­po­si­zione della Corte Costi­tu­zio­nale e del Con­si­glio supe­riore della magi­stra­tura. Così gli isti­tuti di garan­zia fon­da­men­tali saranno tutti in mano alla falsa mag­gio­ranza. Que­sta a sua volta, for­mata da nominati-ubbidienti, sarà in mano a chi l’avrà costruita. La dit­ta­tura della mag­gio­ranza alla Camera sarà eser­ci­tata sotto la dit­ta­tura del lea­der sulla sua stessa mag­gio­ranza. Tutto il potere a un uomo solo. La demo­cra­zia sarà ridotta alla pos­si­bi­lità di eleg­gere un capo ogni cin­que anni.

Se Ber­lu­sconi da solo avesse ten­tato di pro­durre tutto ciò, i cit­ta­dini di cen­tro­si­ni­stra sareb­bero da mesi nelle piazze. Ora invece a voi, elet­tori del Par­tito Demo­cra­tico, tocca vedere il vostro par­tito che rea­lizza il pro­gramma di Ber­lu­sconi insieme a lui.

Con il taglio osses­sivo degli emen­da­menti e il con­tin­gen­ta­mento dei tempi d’intervento, le oppo­si­zioni hanno ormai bri­ciole di tempo per parlare.

E nem­meno i cit­ta­dini potranno più par­lare: le firme per le leggi di ini­zia­tiva popo­lare sono aumen­tate da 50 a 250 mila, le firme per i refe­ren­dum abro­ga­tivi da 500 a 800 mila. Ora il governo pro­mette di ridurre l’aumento. Ma non ha inten­zione di annullarlo.

Cit­ta­dini, elet­tori del Par­tito demo­cra­tico. Ricor­date al vostro par­tito che nel 2006 il popolo sovrano a stra­grande mag­gio­ranza aveva can­cel­lato la riforma costi­tu­zio­nale di Ber­lu­sconi e con­fer­mato la Costi­tu­zione del 1948.

Ricor­date al vostro par­tito che il Par­la­mento attuale è stato pro­dotto da una legge elet­to­rale in cui la Corte Costi­tu­zio­nale ha rico­no­sciuto gravi pro­fili di inco­sti­tu­zio­na­lità. Chi è stato eletto con que­sta legge ha il dovere pri­ma­rio di affron­tare le dif­fi­coltà eco­no­mi­che del paese ma non ha il diritto di toc­care la Costi­tu­zione. Ricor­date al vostro par­tito che chi modi­fica la Costi­tu­zione deve ragio­nare come se potesse per­dere le ele­zioni e non farsi illu­dere dalla pro­spet­tiva della vit­to­ria. Ricor­date al vostro par­tito che se dovesse un giorno per­dere le ele­zioni sarebbe del tutto impo­tente di fronte alla nuova falsa mag­gio­ranza. Par­late con i vostri eletti. Fate sen­tire il peso della vostra opi­nione. Ricor­date a voi stessi che se assi­ste­rete immo­bili o con­sen­zienti a que­sto delitto con­tro la demo­cra­zia avrete perso una parte deci­siva della vostra libertà.