Archivo Home Page IV trim. 2013

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Riceviamo e pubblichiamo

Lorenzo Frigerio, coordinatore di Libera Lombardia

Milano, Pippo Fava, trent'anni dopo

Trent'anni fa a Catania, la sera del 5 gennaio,veniva ucciso dalla mafia Giuseppe Fava, giornalista e intellettuale coraggioso e libero, che denunciò per primo gli intrecci politico-imprenditoriali-giudiziari che proteggevano i clan nella sua città.

Il suo modello di giornalismo è diventato un esempio per quei giovani che vogliono usare la forza della parola per raccontare la verità e non per nasconderla.

(continua nella sezione Riceviamo e pubblichiamo)



Antonio Gramsci, Quaderno 3, nota 48:

"...Trascurare o peggio disprezzare i movimenti cosi detti "spontanei", cioè rinunciare a dare loro una direzione consapevole, ad elevarli ad un piano superiore, inserendoli nella politica, può avere spesso conseguenze molto serie e gravi. Avviene quasi sempre che ad un movimento "spontaneo" delle classi subalterne si accompagna un movimento reazionario della destra della classe dominante, per motivi concomitanti. Una crisi economica, per esempio, determina malcontento nelle classi subalterne e movimenti spontanei di massa da una parte e dall'altra complotti dei gruppi reazionari che approfittano dell'indebolimento obiettivo del governo per tentare colpi di stato.
Tra le cause efficienti è da porre la rinuncia dei gruppi responsabili a dare una direzione consapevole." Rinuncia dovuta " alla paura delle responsabilità concrete, la nessuna unione con la classe rappresentata, la nessuna comprensione dei suoi bisogni fondamentali, delle sue aspirazioni, delle sue energie latenti, c'è un partito paternalistico di piccoli borghesi che fanno le mosche cocchiere..."


Il problema è politico, non di governabilità

Se ci fosse un movi­mento pro­gres­si­sta in que­sto paese (già, se ci fosse!) dovrebbe pro­prio cogliere quest’ultima occa­sione per riflet­tere sugli errori sin qui com­messi, sulle pro­messe man­cate, sul modo per uscire da un ven­ten­nio di disil­lu­sioni.

(continua nella sezione Rassegna stampa) Gaetano Azzariti, Il Manifesto, 9-XII-2013



VIZI DELLA POLITICA E FOLKLORE DELL’ANTIMAFIA

Nel contrasto alla criminalità economica e mafiosa, i fuochi d’artificio mediatici – chiunque sia ad accenderli – non servono a rafforzare l’azione di amministratori, imprenditori, associazioni, Procure, ma solo a produrre cortine fumogene sui ritardi accumulati, sulla discontinuità dell’impegno, sulle promesse non mantenute, sulla pervicace improvvisazione normativa

Ci sono alcuni vecchi vizi della politica italiana che nuocciono gravemente a un’efficace azione di contrasto alla criminalità. Il primo è il vizietto della spettacolarizzazione, della frasetta a effetto buona per i titoli di giornali, a volta viziata da palese falsità, ma ben recitata a favore di telecamera; un altro è il vizio di non riconoscere gli errori commessi né mai di scusarsene.
Un’ennesima dimostrazione di questi vizi, si è avuta nella recente missione milanese della commissione parlamentare Antimafia, incentrata sull’Expo 2015. Una visita durante la quale decine di Parlamentari in trasferta hanno svolto diverse audizioni più o meno utili pattinando lievi e compunti tra un allarme (fondato) per la perdurante assenza di denunce dagli imprenditori, alla presa d’atto delle collusioni (accertate) con il malaffare, alla (giusta) elencazione dei risultati già ottenuti.

(continua nella sezione Rassegna stampa) Lionello Mancini, Il Sole 24 ore, 23-XII-2013


Parco Sirente Velino, ritirato il progetto di legge.

Gli ambientalisti hanno vinto

Il 17 dicembre 2013, consegnate in regione le 176 mila firme


Riceviamo e pubblichiamo

L’AQUILA. La Conferenza dei Capigruppo, presieduta dal Vice Presidente Giorgio De Matteis, ha deciso – sentito l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale – il ritiro in Seconda Commissione del progetto di legge regionale sulla riperimetrazione del Parco Sirente-Velino… creare una zona di caccia e per consentire alcuni progetti immobiliari
Il progetto di legge era stato proposto dal Consigliere regionale Luca Ricciuti. Prima dell’inizio dei lavori della Conferenza dei Capigruppo, inoltre, una delegazione delle associazioni ambientaliste ha consegnato al Vice Presidente Giorgio De Matteis i plichi contenenti la petizione raccolta contro la decisione di ridurre l’area protetta aquilana.
«Inutile dire», commenta soddisfatto il consigliere regionale di Rifondazione Comunista, «che probabilmente senza l'eccezionale mobilitazione di Animal Amnesty, Avaaz, Salviamo l'Orso, WWF, LIPU e tutte le altre associazioni non ce l'avremmo fatta. Il parco Sirente Velino per ora e' salvo»…


Megalò - Chieti
“Entro trenta giorni, la proprietà del Centro Commerciale Megalò dovrà aprire i cantieri per potenziare l’argine fluviale a protezione dell’intera area. In tempi ancora più brevi, poco meno di una settimana, sempre la Sirec srl dovrà provvedere ad un piano di emergenza idraulica per un tempestivo servizio di allertamento rispetto a nuovi possibili nubifragi. L’ordinanza del Genio Civile, firmata il 12 dicembre dopo la riunione in Prefettura, successiva al nubifragio che ha fatto straripare il fiume Pescara e allagare gran parte dei terreni che lambiscono i confini con il centro commerciale Megalò, è stata emanata alla luce delle risultanze del recente studio commissionato dall’Autorità di Bacino che ha evidenziato presunte carenze della struttura arginale nei confronti degli eventi alluvionali più critici…” Yvonne Frisaldi, Il Centro, 17-XII-2013


Notizie relative agli altri due insediamenti
dal quotidiano Il Centro, 17-XII-2013, articoli di Yvonne Frisaldi e di Yari Orsini

Megalò 2, con il provvedimento n. 905 del 9 ottobre 2013, “ha incassato il via libera del Comune di Chieti che ha autorizzato la ditta Sireccsrl a costruire. Il progetto…prevede la realizzazione di 4 edifici commerciali e di un albergo nello spiazzo sterrato che fronteggia Megalò. Liniziativa imprenditoriale, che porta la firma della ditta Sirecc srl, la stessa che ha completato la costruzione di Megalò 1, è stata rigettata due volte dal Comitato di Valutazione di impatto ambientale (Via) della Regione, prima di ricevere un via libera con prescrizioni lo scorso anno dopo che la ditta proponente ha inoltrato un ricorso al Tar. Gli ambientalisti del Wwf, nei mesi scorsi, hanno, a loro volta, presentato un ricorso al Tar contro Megalò 2.”
Il progetto Megalò 3, che prevede la costruzione di “cinque strutture a fine commerciale e ricreativo proprio a ridosso del letto del fiume Pescara, dove…si sono registrati i maggiori straripamenti del fiume in occasione dell’alluvione che, di recente, ha colpito il territorio”, è stato promosso dalla ditta Akka e già “rigettato, a fine settembre, dal Via regionale, …perché le rassicurazioni tecniche presentate dai progettisti non hanno convinto la Regione.” Il Comune di Chieti, il 16 ottobre, ha deciso di costituirsi in giudizio, di fronte al Tar, contro il parere negativo espresso su Megalò 3 dal Genio civile e dalla Regione…” Per altre informazioni, v. WWW.pimadanoi.it


Il circo dell’antimafia

E allora facciamolo scoppiare, il bubbone. E parliamo del variopinto circo che vorrebbe prendere le bandiere dell’antimafia. La Calabria ci ha offerto di recente due casi inquietanti. Quello del sindaco antimafia di Isola di Capo Rizzuto Carolina Girasole, accusata dai magistrati di rapporti (da definire) con il potente clan degli Arena. E quello di Rosy Canale, scrittrice e attrice teatrale, rappresentante delle “donne di San Luca”, che avrebbe intascato per privatissime finalità fondi pubblici ottenuti per contrastare la cultura mafiosa a San Luca. Ed è appunto da questo secondo caso che vorrei partire.
Rosy Canale è stata infatti di recente ospite del teatro Franco Parenti di Milano, storicamente impegnato contro la mafia, sin da quando (allora si chiamava Pier Lombardo) lo dirigeva Franco Parenti. Vi ha portato uno spettacolo autobiografico musicato da Battiato, che apriva un ciclo di tre serate -‘ndrangheta, camorra, mafia- a ciascuna delle quali mi era stato richiesto di intervenire. Non la conoscevo.

(continua nella sezione Rassegna stampa) Nando Dalla Chiesa, Il Fatto Quotidiano, 21-XII-2013



LA RIVOLTA
L'invisibile popolo dei nuovi poveri


Non ce la facciamo più». Ecco, se un dato sociologico comunicavano era questo: erano quelli che non ce la fanno più. Eterogenei in tutto, folla solitaria per costituzione materiale, ma accomunati da quell'unico, terminale stato di emergenza. E da una viscerale, profonda, costitutiva, antropologica estraneità/ostilità alla politica.

Torino è stata l'epicentro della cosiddetta "rivolta dei forconi", almeno fino o ieri. Torino è anche la mia città. Così sono uscito di casa e sono andato a cercarla, la rivolta, perché come diceva il protagonista di un vecchio film, degli anni '70, ambientato al tempo della rivoluzione francese, «se 'un si va, 'un si vede...». Bene, devo dirlo sinceramente: quello che ho visto, al primo colpo d'occhio, non mi è sembrata una massa di fascisti. E nemmeno di teppisti di qualche clan sportivo. E nemmeno di mafiosi o camorristi, o di evasori impuniti.

(continua nella sezione Rassegna stampa) Marco Revelli, Il Manifesto, 13-XII-2013


Il governo Letta congela e radicalizza la crisi

Siamo nel momento storico in cui è possibile sperimentare la costituzione di organismi che superino la separatezza tra partiti, movimenti, associazioni, comitati. Che provino a connetterli stabilmente garantendo allo stesso tempo unità d'azione, continuità e pluralismo.

L'operazione è quasi compiuta. Sta riuscendo il tentativo di chiudere la transizione italiana con la ristrutturazione del sistema politico in senso compiutamente americanizzante, per certi versi post-politico, cioè caratterizzato da un assenza assoluta di alternative e da una diffusa rassegnazione nichilista. Da un'omologazione dello spazio politico e culturale che lascia vivere solo piccole variazioni sul tema. Lo dimostra la vittoria di Renzi alle primarie: la mutazione culturale dei vertici ha raggiunto la base. Si vota Renzi perché «così si vince», perché «non c'è nient'altro» (a sinistra), o «per mandarli tutti a casa». Da un lato, la sua vittoria dimostra la continua crescita del processo di assorbimento della politica nella comunicazione.

(continua nella sezione Rassegna stampa) Loris Caruso, Il Manifesto, 13-XII-2013


Perché «così non si può più andare avanti»

Nel ’53 la Fran­cia fu para­liz­zata da uno degli scio­peri più miste­riosi: 4 milioni di lavo­ra­tori bloc­ca­rono tutto per dieci giorni. Ma ciò che più scon­certò il governo di allora fu l’assenza di qual­siasi riven­di­ca­zione. L’unica parola d’ordine degli scio­pe­ranti era que­sta: «Non si può più andare avanti così!».
Lo scio­pero rien­trò, così come era esploso, il 25 ago­sto in piene ferie estive. Sin­go­lar­mente, la stessa parola d’ordine rie­cheg­giava con incre­di­bile fre­quenza tra i cit­ta­dini ita­liani in fila, dome­nica scorsa, davanti ai gazebo per sce­gliere il nuovo segre­ta­rio del Pd.

(continua nella sezione Rassegna stampa) Marco Bascetta, 9-XII-2013, Il Manifesto



Riceviamo e pubblichiamo

14 dicembre 1943 – 14 dicembre 2013
Ricordo di dieci eroi della resistenza teatina,
fucilati a Bussi dai Tedeschi

È la mattina del 3 dicembre 1943, ore 11: in casa D'Alessio, ubicata nei pressi della chiesa del Sacro Cuore, 13 partigiani della Banda Palombaro attendono con trepidazione l'arrivo di due ufficiali inglesi. Questi i nomi: i capitani Trieste Del Grosso e Menotti Guzzi; i tenenti Marcello e Leonida Mucci, Giuseppe Viola e Vittorio Di Carlo; il maggiore Salvatore Cutelli, il medico Luigi Colazilli, l'industriale Pietro Falco, il professore Domenico Cerritelli, l'impiegato postale Eugenio Bruno, il commerciante Angelo Prisco, il tornitore Romeo Migliori.

(continua nella sezione Riceviamo e pubblichiamo)



Riceviamo e pubblichiamo

La proposta di Luca Ricciuti (Forza Italia) per la riperimetrazione del Parco Sirente Velino, domani, martedì 17 dicembre, sarà all'ordine del giorno del Consiglio Regionale
L'inizio del Consiglio Regionale è previsto per le 13,00. Prima dell'inizio dei lavori verranno consegnate a Pagano e Chiodi le firme raccolte. Ci sarà un presidio di fronte al Palazzo. Maurizio Acerbo, consigliere regionale PRC

Resoconto conferenza stampa, lunedì 16 dicembre, ore 11,30, Pescara, aula consiliare del Comune

VERSO LE 150.000 FIRME IN DIFESA DEL PARCO SIRENTE-VELINO

Cresce la mobilitazione contro la proposta di riperimetrazione del Parco Sirente-Velino che purtroppo è ancora all’ordine del giorno. La seduta del Consiglio Regionale riprenderà domani proprio con la proposta di legge Ricciuti che non sappiamo se il Presidente Pagano deciderà di rinviare in commissione. Al momento non è chiaro neanche l’atteggiamento del Presidente Chiodi e del resto del centrodestra che non hanno assunto una posizione chiara.

(continua nella sezione Riceviamo e pubblichiamo)



COMUNICATO STAMPA DEL 14 DICEMBRE 2013

Fiume Saline, una discesa agli inferi.

Immagini e video testimoniano rifiuti dappertutto, argini divelti.
Il Forum Acqua denuncia lo stato di inquinamento e di pericolo del Saline dopo le alluvioni.
Da un verbale emergono i gravi ritardi della Regione Abruzzo e del Ministero dell’Ambiente: in 10 anni interventi nulli.
Il territorio martoriato reclama interventi: basta ponti e strade, riqualificare e rinaturalizzare le parole d’ordine.
“Fiume Saline, una discesa agli inferi” è questa la valutazione di Augusto De Sanctis e Corrado di Sante del Forum Abruzzese Movimenti per l’Acqua durante il press-tour svoltosi oggi lungo il corso d’acqua a Montesilvano.

(continua nella sezione Rassegna stampa)



Ribelliamoci all'idea che non sia possibile cambiare

Firma ora per un sistema sanitario pubblico trasparente

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Il nostro sistema sanitario è minacciato da un grave morbo, fatto di opacità, illegalità e corruzione, che sottrae risorse preziose per la nostra salute. Purtroppo sono i dati a confermarcelo: nel solo triennio 2010-2012, in Italia sono stati accertati reati nella sanità per oltre 1 miliardo e mezzo di euro. Questi soldi basterebbero per costruire 5 nuovi grandi ospedali modello.
Troppi stanno alla finestra a guardare, dobbiamo invece ribellarci all’idea che non sia possibile cambiare. Ecco allora questa petizione molto concreta indirizzata al mondo della sanità pubblica.
Per prima cosa vogliamo quindi Aziende sanitarie trasparenti, perché la trasparenza è il primo e più importante antidoto contro l'illegalità e la corruzione.
C’è una legge chiara in merito, la 190/2012, ma sono ancora molte le Aziende sanitarie che non hanno applicato le norme anticorruzione.
Chiediamo allora con forza agli Assessori regionali e ai Direttori generali alla Sanità di impegnarsi per far rispettare gli obblighi di legge da ciascuna delle 237 aziende sanitarie del nostro Paese.
È dal 1978 che l’Italia si è dotata di un Servizio sanitario nazionale che ha dato a tutti, senza discriminazioni, cure e assistenza. Questo sistema ci ha resi più sani, ha protetto noi e le nostre famiglie ed è fondamentale preservarlo.
Per questo ti chiedo ora di fare la tua parte. Firma anche tu e chiedi ai tuoi amici di firmare questa importante petizione. Insieme possiamo davvero fare la differenza.
Grazie. Luigi Ciotti
(continua nella sezione Rassegna stampa)



No alla protezione per Berlusconi

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Firma

Nonostante il signor Berlusconi Silvio non sia più Senatore in quanto condannato in via definitiva per frode fiscale, nonostante sia in attesa di altri giudizi pendenti per cui è già stato anche condannato in primo grado a 7 anni di reclusione, lo stesso continua a girare indisturbato per il Paese a nostre spese con auto blindate e decine e decine di uomini di scorta pagati dai nostri “Servizi”.
Le sue abitazioni private sono presidiate da centinaia di carabinieri e tutte le sue residenze mi risultano essere state elevate, al rango di sedi istituzionali e, pertanto presidiate, controllate, ristrutturate, mantenute con i soldi dei contribuenti.
Si chiede pertanto, dopo aver verificato quanti uomini di scorta ha ancora il signor Berlusconi pagate dai cittadini, quante auto blindate di proprietà dello Stato sono ancora in suo possesso, quante abitazioni e residenze private sono sotto il controllo e presidiate dalle forze dell’ordine, quali residenze siano state elevate con DPCM a rango di sedi istituzionali e quindi con oneri e costi a carico dei cittadini italiani, di ANNULLARE, REVOCARE, ABROGARE tutti i DPCM e le LEGGI che assegnano i benefici di cui sopra. REVOCARE, con effetto immediato, le SCORTE, DEGRADARE a sedi provate le residenze sotto protezione del signor BERLUSCONI e licenziare tutte le guardie del corpo ex Fininvest ed ex Standa e successive assunzioni personali senza concorso. Maurizio Corte via Change.org



La mostra

NICOLA DA GUARDIAGRELE

E L’OREFICERIA ABRUZZESE CONTEMPORANEA

a cura di S. Bacelli e G. Vitacolonna

E’ stata inaugurata lo scorso giovedì 5 dicembre alla presenza del Presidente della Fondazione Carichieti, del Presidente dell’Ente Mostra Artigianato Artistico Abruzzese, del Prefetto di Chieti Dott.Fulvio Rocco de Marinis e della soprintendente BSAE dell’Abruzzo Lucia Arbace

La mostra resterà aperta fino al 12 gennaio 2014 nella corte coperta del S.E.T.

Spazio Esposizioni Temporanee di Palazzo de' Mayo
INGRESSO LIBERO

Orari:
dal martedì al venerdì 10-13
sabato e domenica 10-13 / 16-20
chiuso tutti i lunedì, il 25 dicembre e il 1° gennaio

E’ possibile realizzare gratuitamente una visita guidata alla mostra per gruppi e scuole previa prenotazione telefonica agli uffici della Fondazione Carichieti
T. 0871/359801



Riceviamo da Augusto De Sanctis,WWF


COMUNICATO

C’è stata Venerdì 6 dicembre la conferenza stampa

L'acqua è fonte di vita, la malapolitica la trasforma in causa di devastazione.

Associazioni e movimenti: basta cemento e nuove infrastrutture in aree a rischio, il futuro è nella corretta gestione del territorio e nell'educazione dei cittadini. Urgente tenere conto dei cambiamenti climatici.

Appello ai parlamentari: usare i fondi oggi assegnati a cannoniere, cacciabombardieri F35 e mega-opere.

L'acqua deve essere esclusivamente fonte di vita e non causa di distruzione. La cattiva gestione del territorio da parte di amministratori, funzionari e tecnici asservita alle logiche del profitto del ciclo del cemento e dello sfruttamento selvaggio del territorio è ormai sotto gli occhi di tutti, il re è nudo.

(continua nella sezione Riceviamo e pubblichiamo)



La storia del Megalò:


il nuovo sogno economico di Chieti Scalo costruito a due passi dal fiume Pescara. Primadanoi


MEGALO’: C’E’ QUALCUNO CHE ESCLUDE RISCHI?

La chiusura con ordinanza sindacale per ben due giorni del grande centro commerciale “minacciato dal fiume” è anche questo un record della recente alluvione che ha fatto scatenare la bagarre politica su fatti e documenti incontrovertibili che parlano di costruzione su un’area ad alto rischio di esondazione.

Chi ha sempre sottovalutato il fenomeno oggi deve fare i conti con la… natura. E c’è pure chi scommette che la prossima alluvione non sarà tra 20 anni ma molto prima.

Intanto il vice presidente del Consiglio Comunale di Chieti, Alessandro Marzoli, chiede al sindaco certezze e se «l' Amministrazione comunale è a conoscenza di eventuali rischi che il centro commerciale Megalò potrebbe correre in caso di straripamento del fiume Pescara; se sono a disposizione dell' Amministrazione comunale documenti che escludano rischi per gli operatori, i lavoratori ed i clienti del centro commerciale in caso di eventi naturali di portata straordinaria che incidano sulla tenuta degli argini del fiume Pescara; se è previsto un piano di emergenza per evacuare il territorio su cui insiste Megalò in caso di eventi naturali di portata straordinaria che incidano sulla tenuta degli argini del fiume Pescara». PrimadaNoi, 4-XII-2013


Scoppia il caso Megalò

...Esondazione, Il consigliere regionale M.Acerbo: «ora Di Primio blocchi il raddoppio del Megalò» «Il Comune di Chieti ritiri il ricorso a sostegno dei privati»

CHIETI. Martedì mattina «visti i preoccupanti livelli raggiunti dal fiume Pescara» il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, ha firmato un'ordinanza per l'immediata chiusura al pubblico del centro commerciale Megalo', in localita' Santa Filomena a Chieti scalo.

Il centro commerciale è stato quindi sgomberato e le saracinesche sono state abbassate. Anche oggi l’attività è chiusa e con tutta probabilità, viste anche le condizioni meteo in miglioramento, domani si tornerà alla normalità.

Per la Regione quella zona è ad alto rischio di esondazione eppure, tra varie polemiche più o meno ascoltate, è stato costruito il maxi centro commerciale.

Progetti per il raddoppio sono in vista e proprio a seguito di quanto accaduto ieri il consigliere regionale di Rifondazione Comunista, Maurizio Acerbo, ha chiesto un passo indietro.

Una posizione assunta già in passato dall’esponente di estrema sinistra che adesso però fa pressing sul primo cittadino di Chieti al quale chiede il ritiro del ricorso del Comune a sostegno dei privati che vogliono ancora intervenire nelle aree del Megalò. Acerbo chiede inoltre al presidente della Regione, Gianni Chiodi, di dire sì in Consiglio Regionale alle proposte di Rifondazione e degli ambientalisti per lo stop al consumo di suolo.

Al momento ci sono due proposte nelle vicinanze del Megalò. Per la precisione un secondo lotto (previsti un hotel a 9 piani e strutture sportive) ha avuto il parere favorevole del comitato VIA regionale e un terzo (cinque edifici con diversa destinazione d'uso per un totale di 3,63 ettari di superficie edificata) ha ricevuto un parere contrario – anche grazie alla battaglia di Rifondazione e del WWF – ma incombe un ricorso al TAR dell’impresa e del Comune di Chieti.

«Quando ci battiamo contro la cementificazione selvaggia ci ridono in faccia e questi sono i risultati», denuncia Acerbo …PrimadaNoi


Megalò: le contraddizioni straripanti della Regione

Come la Regione è riuscita a dare i pareri favorevoli per la costruzione dell'ennesimo centro commerciale su un'area che lo stesso Ente aveva già dichiarato "ad alto rischio esondazioni". Continua in PrimadaNoi

 


Maltempo in Abruzzo

Maltempo, il fisico Guido Visconti: “È colpa dell'uomo che agisce in maniera sconsiderata.”

In Abruzzo scempio totale

"Non bisogna prendersela col tempo, che fa il suo mestiere, ma con l'uomo che agisce sul territorio in maniera sconsiderata". È questo il commento rilasciato all'HuffPost dal professor Guido Visconti, ordinario di Fisica del Sistema Terra nell'Università degli Studi dell'Aquila, a proposito dell'ondata di maltempo che ha colpito le regioni meridionali e soprattutto l'Abruzzo. Tanto che una donna è morta annegata in un sottopassaggio di Pescara.
Proprio in Abruzzo "è stato fatto uno scempio totale - spiega il professore -, in particolare nella manutenzione dei fiumi. A Pescara il porto canale è intasato e non si riesce più a dragarlo. Questo è stato causato dal disboscamento e dalla costruzione selvaggia. Ciò ha fatto sì che il fiume non abbia più un letto naturale e ogniqualvolta si verifichino delle precipitazioni ci sono esondazioni"…

Huffington Post, 2-XII-2013 Per info:www.primadanoi.it



Dalla sezione Ambiente del sito

Fango, veleni e colate di cemento così muore il fiume di D'Annunzio

PAOLO RUMIZ, La Repubblica, 21-XII-2008

Il reportage. Abruzzo, speculazioni ed ecomostri sulle rive del Pescara
Enormi complessi commerciali costruiti su terreni a rischio alluvione
Le sostanze micidiali stoccate per un secolo sotto il Gran Sasso sono ancora lì
Un intrico di strade, viadotti, parcheggi, cave e aree dedicate alla vendita.
…L'acqua tempestosa e marrone, gli anni di malgoverno e la questione morale che ha travolto la sinistra come un'onda di piena dopo la Sanitopoli di Ottaviano Del Turco.
L'orrore comincia subito, dopo l'incanto delle risorgive di Popoli, trasparenti tra i salici. È lo sposalizio con i veleni stoccati per un secolo dalla Montedison ai piedi del Gran Sasso, lì dove emerse la statua del guerriero italico di Capestrano. Roba micidiale, tipo Marghera, che per anni ha inquinato l'acquedotto di Pescara e per mesi è stata nascosta agli Abruzzesi. Il terreno doveva essere messo in sicurezza, ma è ancora lì, sotto la pioggia d'autunno. In alto, immacolate di neve, Maiella e Gran Sasso. Sotto, un fiume che muore. Trote malate, boccheggianti, coperte di piaghe. Le puoi quasi prendere con le mani. Ma il peggio arriva dopo, quando la gola s'allarga. Un intrico di strade, viadotti, parcheggi, cave, centri commerciali. Il Pescara diventa uno zombie, le sponde un colabrodo, la valle un Bronx.
Rosciano è in allarme: è prevista una discarica di materiali inerti, in gestione alla famiglia Bellìa, siciliana, appena colpita da arresti per traffico di rifiuti illeciti. L'idea è di chi ha progettato un supermercato poco a valle, sul fiume. "Vada - mi dicono - è grande come una portaerei. Si chiama Megalò. Ma - ghignano - noi lo chiamiamo... Regalò".
Megalò, ai piedi di Chieti, va oltre l'immaginazione. Enorme, lussuoso, con commesse-veline e guardiani in completo scuro. È il più grande dell'Italia centrale. Una luccicante astronave del consumo dove si celebra la fine della cultura appenninica. Ma lo stupefacente è dove l'hanno costruito: nel mezzo di uno spazio già inondato da metri d'acqua nel '92. Il fiume ribolle, a soli cento metri. Chiedo se non c'è rischio e mi spiegano di no. C'è l'argine appena fatto, alto undici metri sul letto del Pescara…continua nella sezione Ambiente



Riceviamo e pubblichiamo

S.E.T. SPAZIO ESPOSIZIONI TEMPORANEE
MUSEO PALAZZO DE’ MAYO
CORSO MARRUCINO, 121 - CHIETI


Dal 29 novembre 2013 al 26 gennaio 2014

A Palazzo de' Mayo a Chieti la mostra "Illustrare Manzoni": per i dieci anni delle Agende Manzoniane, in esposizione i capolavori che hanno illustrato la pubblicazione ideata dal mecenate Alfredo Paglione ed edita annualmente dalla Fondazione Carichieti.

(continua nella sezione Riceviamo e pubblichiamo)

 


Dati ISTAT

Abruzzo

Giù l’occupazione-Crescono le persone in cerca di lavoro

…Nel terzo trimestre 2013 il tasso di disoccupazione è stato dell’11,8% contro il 9,5 dello stesso periodo del 2012…Il tasso di occupazione cade dal 56,9% del terzo trimestre 2012 al 53,1% del terzo trimestre 2013… Aumentano le persone in cerca di occupazione da 45.000 a 64.000. In totale i posti di lavoro persi tra i due periodi considerati sono 31.000…

Il Centro, 30-XI-2013



RICEVIAMO e PUBBLICHIAMO

Sbilanciamoci! presenta il suo XV rapporto

www.sbilanciamoci.org; Info: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

Come usare la spesa pubblica per i diritti, la pace, l’ambiente? una contromanovra da 26 miliardi.

La fiducia che ci serve è una sola: quella dei cittadini

la campagna Sbilanciamoci! presenta il suo XV Rapporto annuale

Contro le diseguaglianze, per i diritti, la pace e l’ambiente la ricetta giusta è quella di riorientare le risorse pubbliche disponibili per affrontare le priorità economiche, sociali e ambientali; riformare in senso progressivo il nostro sistema fiscale e tagliare la spesa pubblica sbagliata.

Un piano per il lavoro (3,5 miliardi), la sperimentazione di una vera forma di sostegno al reddito (con un investimento minimo di 4 miliardi) e l'emergenza abitativa di chi non può permettersi una casa di proprietà (misure per 750 milioni) sono le priorità da affrontare. Su queste Sbilanciamoci! concentra alcune delle sue 106 proposte alternative, dettagliate e concrete relative a 7 diverse aree di intervento: Fisco e Finanza, Lavoro e Reddito, Cultura e Conoscenza, Ambiente e sviluppo sostenibile, Welfare e diritti, Cooperazione pace e disarmo, Altraeconomia.

(continua nella sezione Riceviamo e pubblichiamo)



Quel che resta del Ventennio

Da un ventennio amorale, immorale, illegale, usciremo solo se guardando nello specchio vedremo noi stessi dietro il mostro

La tentazione sarà grande, dopo il voto sulla decadenza di Berlusconi al Senato, di chiudere il ventennio mettendolo tra parentesi. È una tentazione che conosciamo bene: immaginando d'aver cancellato l'anomalia, si torna alla normalità come se mai l'anomalia - non fu che momentanea digressione - ci avesse abitati.

Nel 1944, non fu un italiano ma un giornalista americano, Herbert Matthews, a dire sulla rivista Mercurio di Alba de Céspedes: "Non l'avete ucciso!" Tutt'altro che morto, il fascismo avrebbe continuato a vivere dentro gli italiani. Non certo nelle forme di ieri ma in tanti modi di pensare, di agire.

(continua nella sezione Rassegna stampa) Barbara Spinelli, La Repubblica, 27-XI-2013

 


LA DECADENZA

Fuori dal senato, un extraparlamentare
Non è l’Apocalisse, ma la Legge che ha vinto

Questo non è l'ultimo giorno di Berlusconi e questi non sono gli ultimi giorni dell'umanità. Non è un giudizio di Dio né un'Apocalisse. Un parlamentare decade in base a una legge della Repubblica italiana da un'istituzione che non ha quasi mai frequentato e che ha sempre disprezzato, a meno che essa non si mettesse interamente al suo servizio. La drammatizzazione dell'evento è in parte prodotto artificiale e costruzione mediatica interessata, in parte conseguenza effettiva della solennità dell'evento stesso.

(continua nella sezione Rassegna stampa) Antonio Gibelli, Il Manifesto, 28-XI-2013


Decadenza Berlusconi: Paola Taverna (M5S), un discorso atteso da venti anni

…Oggi qui ci sono solo cittadini italiani che vogliono riprendersi il proprio presente, altrimenti non avranno più un futuro.

Ho già avuto modo di dichiarare su questo blog che non ho votato il Movimento 5 Stelle e, a oggi, non ho intenzione di votarlo alle prossime elezioni. Le dichiarazioni di Grillo sull’immigrazione – che smentiscono una grande operazione parlamentare dei suoi senatori – sono un ostacolo troppo grande. Così come la professione di “populismo” fatta dal leader genovese. Storicamente, il populismo, ha rappresentato una delle più sofisticate manifestazioni politiche di disprezzo per il popolo. La premessa serve a fare gli elogi al discorso tenuto in Senato dalla capogruppo del M5S, Paola Taverna. Un discorso compatto, preciso, ricco di passione e ritmo, costruito impeccabilmente. “In dieci minuti quello che il Pd non ha detto per venti anni“, è stato scritto sulla rete. Lo ripropongo nello stenografico di Palazzo Madama (i puntini di sospensione segnalano le infinite, e stizzite, interruzioni da parte di Forza Italia).

(continua nella sezione Rassegna stampa) Salvatore Cannavò | 29-XI- 2013


IL CAVALIERE IN PARLAMENTO

Il caso va chiuso. Si voti qui e ora

La vicenda si può e si deve chiudere. Berlusconi ha perso ogni misura, forse dimenticando che lo scudo dell'art. 68 Cost. comunque non opera nel caso di sentenza irrevocabile di condanna. Bisogna respingere con fermezza le sue parole eversive e ogni tentativo di inaccettabile baratto.

Siamo al fischio finale per la decadenza. Sulle vicende personali Berlusconi ha frantumato il suo partito, ora vuole giocarsi la legge di stabilità e il governo. Grida alla persecuzione e al colpo di stato, chiama a soccorso la piazza. Pretende la grazia. Annuncia documenti decisivi.
È suo diritto perseguire ogni via tecnicamente disponibile per affermare le sue ragioni. Ma è giusto che intanto Napolitano ribadisca la mancanza - oggi più di ieri - delle condizioni per un provvedimento di clemenza. E che Grasso confermi il voto. Casini tenta un'uscita in extremis annunciando una pregiudiziale per una «presa d'atto». A quanto è dato capire, un rinvio a una futura pronuncia della Cassazione. Ma di cosa si deve prendere atto? Lo stesso Casini sembra riaffermare il rispetto delle leggi e delle sentenze. E per questo c'è una sola via: votare, qui e ora. Come si voterà? La Giunta per il regolamento ha indicato lo scrutinio palese: la votazione non riguarda in senso proprio persone, ma la legittimità della composizione dell'assemblea. Ma la partita non è chiusa. Il parere non è vincolante, e già prima della scissione 22 senatori Pdl hanno scritto a Grasso chiedendo di disattenderlo. Virtuosamente, hanno considerato che è cruciale la libertà di coscienza dei singoli senatori. Bello. Peccato che sia puro teatro.

(continua nella sezione Rassegna stampa) Massimo Villone, Il Manifesto, 26-XI-2013


RICEVIAMO e PUBBLICHIAMO


Il prossimo 24 novembre l'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia ha indetto la

GIORNATA NAZIONALE DEL TESSERAMENTO

dedicandola quest'anno alla difesa della Costituzione per dire NO agli attuali tentativi di riforma.

La sezione "Alfredo Grifone" di Chieti aderirà all'iniziativa con un banchetto in Piazza Martiri della Libertà dalle ore 10:00 alle ore 13:00


GIÙ LE MANI DALLA COSTITUZIONE!

Il 23 ottobre il Senato ha approvato, con soli 4 voti di maggioranza, il disegno di legge costituzionale 813-B "Istituzione del Comitato parlamentare per le riforme costituzionali ed elettorali", che consente la deroga (cioè la modifica) all'art. 138 della Costituzione. Intorno alla metà di dicembre il disegno di legge sarà approvato dalla Camera; se lo farà con una maggioranza superiore ai 2/3, non ci sarà la possibilità di promuovere un referendum popolare di conferma.

L'art. 138 è stato collocato dai Padri Costituenti tra le "Garanzie Costituzionali" e prevede un rigoroso sistema per approvare modifiche alla Costituzione. Il disegno di legge, invece, prevede procedure accelerate, dimezzando da tre mesi a 45giorni l'intervallo tra le due letture con cui le Camere approveranno la futura legge di riforma. Lo stravolgimento del'art. 138 prodotto da tali procedure rappresenta un colpo di mano da parte di un Parlamento di nominati, eletto con una legge fortemente sospetta di incostituzionalità. Sezione ANPI "Alfredo Grifone"

(continua nella sezione Riceviamo e pubblichiamo)


Riceviamo e pubblichiamo

 


Magfest, il nodo italiano della rete internazionale di donne nel teatro contemporaneo The Magdalena Project, si mobilita per contrastare la cultura della violenza alle donne. Il 25 Novembre, alle ore 21, presso lo spazio Matta di Pescara, artiste abruzzesi, italiane e internazionali, saranno insieme per dire no alla violenza e per “agire” la forza, la libertà e la bellezza femminile.

L’evento “FREE FORM/FREE FROM violence” curato dalla regista Annamaria Talone, è promosso dall’associazione Maglab in collaborazione con il Centro Antiviolenza Ananke, in co – partecipazione con la Consigliera di Parità della Provincia di Pescara, con il patrocinio della Commissione Pari Opportunità della Regione Abruzzo, e dell’Assessorato alle pari Opportunità del Comune di Pescara.

(continua nella sezione Riceviamo e pubblichiamo)



Riceviamo da Maurizio Acerbo
consigliere regionale PRC

CHIODI VUOLE PRIVATIZZARE ACQUA

Inquietante intervento alla convention di Confindustria

Maurizio Acerbo

Nel suo intervento ieri alla convention di Confindustria Abruzzo il presidente Chiodi ha parlato di un eventuale passaggio della gestione della rete idrica ai privati, «privatizzazione che in alcuni momenti aveva ipotizzato anche il centrosinistra, per me sarebbe un'opzione di buon senso».
L’intervento di ieri di Chiodi conferma l’allarme lanciato da Rifondazione Comunista una settimana fa con una conferenza stampa sulla lettera inviata dal commissario straordinario nominato dalla Regione Caputi lo scorso 28 ottobre alle società di gestione e ai Comuni.
In questa lettera a cui nessun sindaco sembra prestare attenzione si prefigura con chiarezza la privatizzazione dei servizi idrici:
“L’inadempimento delle società di gestione è causa di decadenza dell’affidamento in house con conseguente obbligo di scelta di diversa forma gestionale, atto di inaudita gravità che rende responsabili le stesse gestioni pubbliche che, per loro causa, obbligheranno l’adozione di scelte diverse da quelle indicate dallo stesso consiglio regionale”.
Faccio presente che la scadenza che Caputi dà ai gestori (tra cui l’ACA spa) per i vari adempimenti è assai ravvicinata - 30 novembre 2013 – ma nessuno sembra curarsene. www.maurizioacerbo.it/blogs

(continua nella sezione Riceviamo e pubblichiamo)



A Chieti nasce “Gli Amici del Segnalibro23”


Una nuova idea di libreria. Una libreria di idee.
Diritto di resa, sconti e partecipazione alle scelte editoriali


A Chieti nasce “Gli Amici del Segnalibro23”, un nuovo modo di fare cultura in città.
Il principio che ispira "Gli Amici del segnalibro23" è innanzitutto quello di incentivare la lettura critica, prima della vendita dei libri…
Agli "Amici del segnalibro 23" garantiamo infatti il cambio del libro acquistato entro 3 giorni, se non sarà di gradimento e naturalmente se non sarà danneggiato. In altre parole: comprate un libro, ne leggete i primi capitoli, se non vi garba ce lo riportate e ne prendete un altro!
Coloro che aderiranno ad "Amici del segnalibro 23" avranno anche molte altre opportunità.

(continua nella sezione Riceviamo e pubblichiamo)



L’imprenditore e musicista che ha denunciato De Fanis: «il mio gesto sia d’esempio»


ABRUZZO. “Dobbiamo ritrovare la moralità, dobbiamo rispettare le regole, dobbiamo alzarci la mattina per costruire e non per distruggere: spero che questo mio gesto non sia considerato una goccia nel mare, ma sia d'esempio per quanti subiscono cose simili. Dobbiamo pretendere che chi ci amministra lavori bene e nel rispetto delle regole... Questo mio gesto vuole ridare speranza a un paese ridotto malissimo, con i conti disastrati in ogni voce del bilancio”.
Andrea Mascitti, amministratore e project manager della MusicArte International Cultura e Spettacolo ...è l'imprenditore-musicista che ha dato il la all'inchiesta della Procura di Pescara che ha portato agli arresti dell'assessore alla Cultura della Regione Abruzzo Luigi De Fanis e di tre suoi collaboratori.
A lui sarebbe arrivata, nel corso di un incontro formale «da semplice cittadino che si rivolge alle istituzioni», la richiesta da parte dell'assessore di gonfiare una fattura del doppio per poi rigirarla sul conto di un'associazione “culturale” che gli inquirenti ritengono riconducibile direttamente allo stesso assessore.
«La situazione che ho dovuto affrontare non mi era mai capitata prima, chi mi conosce da tempo sa come la penso e come lavoro: mai avrei fatto una cosa del genere», si limita a dire Mascitti, che invece ci tiene a lanciare un messaggio.
«Che questo mio gesto non rimanga isolato, dobbiamo trovare la forza di reagire a queste cose, tutti, nessuno escluso, non solo tra gli operatori di quello che è il settore più colpito dai tagli dei finanziamenti pubblici. La cultura dovrebbe essere il cardine del nostro Paese, il fiore all'occhiello – prosegue Mascitti – ma i pagamenti dagli enti pubblici non arrivano mai, ti fanno aspettare mesi e non sai dove sbattere la testa per portare avanti i progetti»...
“Non bisogna assecondare gli interessi di nessuno, ma quelli di tutti: bisogna ritrovare la moralità in ogni momento della vita.”
PrimaDaNoi



micromega.net

Decidi anche tu le dimissioni del ministro Cancellieri!
Firma l'appello di MicroMega
ai parlamentari del Pd

http://www.change.org/it/petizioni/cancellieri-i-parlamentari-pd-votino-la-sfiducia

Il ministro Cancellieri ha mentito al Parlamento e ha detto il falso come testimone di fronte al Pm. Deve dimettersi. Per porre fine a una situazione indecente, chiediamo perciò ai parlamentari del Pd di unire i loro voti a quelli dei deputati del M5S nella seduta della Camera di mercoledì 20 novembre che dovrà approvare o respingere la mozione di sfiducia verso il ministro.

FIRMA L'APPELLO


Cancellieri, Renzi alla prova del nove

di Alessandro Gilioli

Contraddizioni, bugie, omissioni. La posizione del ministro Cancellieri si appesantisce ogni giorno di più. E per il sindaco di Firenze, che aveva dichiarato che come segretario Pd non l'avrebbe salvata, è arrivato il momento di passare dalle parole ai fatti. Facendo prevalere la coerenza sul calcolo politico.


Riceviamo da Fabrizio Franceschelli

Questo che proponiamo è il primo convegno di rilievo su un eccidio tanto cruento quanto sconosciuto. Ritengo che sia l'occasione giusta per colmare una delle più vergognose lacune nella conoscenza del nostro territorio e della nostra storia. Ci son voluti quattro mesi per organizzarlo a dovere e il panorama dei relatori, insieme ai luoghi dove si svolgerà, saranno di sicuro interesse.
Sono certo che vorrete far girare questi due file di invito fra le vostre conoscenze più sensibili e intelligenti e che vorrete intervenire e partecipare. Grazie


Online il nuovo sito www.casamemoria.it


Siamo contenti di invitarti a visitare il sito di Casa Memoria Peppino e Felicia Impastato, che troverai all'indirizzo www.casamemoria.it

Dopo la trasformazione di casa memoria in spazio museale e l'importante riconoscimento di bene culturale da parte della regione Sicilia, proseguiamo così il percorso di rinnovamento della nostra attività.

Nel sito potrai trovare informazioni su come prenotare una visita a Casa Memoria, consultare orari di visita e contatti, leggere biografie e documenti originali della nostra famiglia, visualizzare foto e video delle attività svolte con un continuo aggiornamento dei contenuti e delle informazioni.

Vorremmo che il sito possa diventare per molti un luogo dove sia piacevole sostare, trovare informazioni sulle attività in cantiere, ma anche un luogo di discussione, d'incontro e discussione su qualunque problema riguardi la lotta antimafia o temi più generali. Per questo chiediamo la collaborazione di tutti attraverso l'invio di commenti, notizie e materiale multimediale da pubblicare nel sito e idee e suggerimenti per migliorarlo ancora.

Un caro saluto
Giovanni Impastato


Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato

Corso Umberto I 220 - 90045 Cinisi (PA)

fisso 091/ 866 3363 - cell 334 1689181

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Abruzzo. Arrestato l’assessore regionale alla cultura Luigi De Fanis

Agli arresti domiciliari anche la sua segretaria e una dirigente regionale

Agli arresti domiciliari con l’accusa gravissima di concussione. Questa mattina, alle prime luci dell’alba il personale del Corpo Forestale dello Stato di Pescara, L’Aquila e Chieti, su disposizione del Gip del Tribunale di Pescara, Mariacarla Sacco, ha dato esecuzione a 4 misure cautelari: due arresti domiciliari e due obblighi di dimora.
Ad annunciarlo è una scarna nota del Corpo forestale dello Stato che non fa i nomi degli indagati ed infatti si legge: «le misure sono state applicate nei confronti di un Assessore regionale, della sua segretaria particolare e di due dipendenti della Regione Abruzzo. I reati contestati sono concussione, truffa aggravata e peculato».
L’indagine coordinata dal Procuratore Capo della Procura della Repubblica di Pescara, Federico De Siervo e dal sostituto procuratore Giuseppe Bellelli mira a far luce sulle modalità di erogazione dei contributi regionali in base alla Legge Regionale n.43/73 che disciplina l’organizzazione, l’adesione, e la partecipazione a convegni, ed altre manifestazioni culturali….continua in www.primadanoi.it


L’imprenditore e musicista che ha denunciato De Fanis: «il mio gesto sia d’esempio»

ABRUZZO. “Dobbiamo ritrovare la moralità, dobbiamo rispettare le regole, dobbiamo alzarci la mattina per costruire e non per distruggere: spero che questo mio gesto non sia considerato una goccia nel mare, ma sia d'esempio per quanti subiscono cose simili. Dobbiamo pretendere che chi ci amministra lavori bene e nel rispetto delle regole... Questo mio gesto vuole ridare speranza a un paese ridotto malissimo, con i conti disastrati in ogni voce del bilancio”.
Andrea Mascitti, amministratore e project manager della MusicArte International Cultura e Spettacolo ...è l'imprenditore-musicista che ha dato il la all'inchiesta della Procura di Pescara che ha portato agli arresti dell'assessore alla Cultura della Regione Abruzzo Luigi De Fanis e di tre suoi collaboratori.
A lui sarebbe arrivata, nel corso di un incontro formale «da semplice cittadino che si rivolge alle istituzioni», la richiesta da parte dell'assessore di gonfiare una fattura del doppio per poi rigirarla sul conto di un'associazione “culturale” che gli inquirenti ritengono riconducibile direttamente allo stesso assessore.
«La situazione che ho dovuto affrontare non mi era mai capitata prima, chi mi conosce da tempo sa come la penso e come lavoro: mai avrei fatto una cosa del genere», si limita a dire Mascitti, che invece ci tiene a lanciare un messaggio.
«Che questo mio gesto non rimanga isolato, dobbiamo trovare la forza di reagire a queste cose, tutti, nessuno escluso, non solo tra gli operatori di quello che è il settore più colpito dai tagli dei finanziamenti pubblici. La cultura dovrebbe essere il cardine del nostro Paese, il fiore all'occhiello – prosegue Mascitti – ma i pagamenti dagli enti pubblici non arrivano mai, ti fanno aspettare mesi e non sai dove sbattere la testa per portare avanti i progetti»...
“Non bisogna assecondare gli interessi di nessuno, ma quelli di tutti: bisogna ritrovare la moralità in ogni momento della vita.” PrimaDaNoi



Riceviamo e pubblichiamo

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per firmare la petizione:
https://www.change.org/it/petizioni/c-era-una-volta-la-voce-degli-ultimi-non-deve-sparire-dal-palinsesto-della-rai

Possiamo farcela! 'C'era una volta, la voce degli ultimi, non deve sparire dal palinsesto della Rai.' su Change.org
Possiamo farcela!
Possiamo riportare C'era una volta nei palinsesti della Rai .
Sono state presentate alcune interrogazioni parlamentari e si e' aperto un timido spiraglio di trattativa che ha come unico presupposto la trasparente rimessa in onda del programma e l'apertura di una seria discussione sul ruolo del servizio pubblico.
Ora tocca a noi tutti dare la spinta finale.
25.000 firme sono tante, tantissime e le abbiamo raggiunte nonostante il silenzio dei grandi media. c'è da esserne orgogliosi e a tutti i firmatari va il grazie sentito di chi ha promosso questa petizione.
Ne servono di più, per dar forza alle interrogazioni parlamentari e alla trattativa in corso.
La prossima settimana potremo consegnare alla Commissione di Vigilanza Rai e alla Presidente della Rai i sensi di una vera protesta popolare.
Abbiamo ancora una settimana a disposizione.
Proviamo, provateci. Possiamo farcela!
Questo messaggio è stato inviato da Salviamo #ceraunavolta usando il sistema di Change.org



Riceviamo e pubblichiamo

INCHIESTA all’Aca

«Di Cristoforo disse: le tangenti o chiudi»
GARE PILOTATE
Non ricordo un appalto regolare all’Aca.Vincevo e gli davo il 5%

PESCARA «All’Aca non ricordo un lavoro, un appalto regolare a cui ho partecipato». Inizia da qui la confessione di un imprenditore che, seduto al tavolo del pm, racconta di aver pagato presunte tangenti per ottenere appalti: «Per tre volte ho portato soldi a casa di Ezio Di Cristoforo, per due volte nella clinica dov’era ricoverato». La voce è quella di Claudio D’Alessandro, imprenditore aquilano di 45 anni arrestato ai domiciliari nel dicembre 2012 e che, quattro mesi dopo – assistito dagli avvocati Marco Spagnuolo e Daniela De Sanctis – decide di sfogarsi, di raccontare al pm Anna Rita Mantini i tempi, le modalità, gli importi di quelle presunte tangenti dando linfa a una grande inchiesta che ha portato all’arresto di quest’estate dell’allora presidente dell’Aca Ezio Di Cristoforo.

(continua nella sezione Rassegna stampa) Paola Aurisicchio, Il Centro,11-XI-2013



UNITRE

Università delle Tre Età


Giovedì 21 novembre ore 17.30

Museo delle Scienze Biomediche

via della Liberazione-Chieti

Inaugurazione dell'anno accademico 2013-2014


La prolusione sarà tenuta dal prof. Nicola Sciarra

preside della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali

presso l'Università “G. D'annunzio” di Chieti-Pescara

sul tema


"Il dissesto idrogeologico in Abruzzo"



Riceviamo e pubblichiamo

RESOCONTO CONFERENZA STAMPA

ACA spa e commissario regionale: dalla padella alla brace?

Ci preoccupa nel frattempo anche il commissario straordinario nominato dalla Regione Caputi e poniamo all’attenzione una lettera che ha inviato in data 20 ottobre 2013 ai soggetti gestori e ai Comuni di cui nessuno parla, ma che prefigura la privatizzazione dei servizi idrici:

“L’inadempimento delle società di gestione è causa di decadenza dell’affidamento in house con conseguente obbligo di scelta di diversa forma gestionale, atto di inaudita gravità che rende responsabili le stesse gestioni pubbliche che, per loro causa, obbligheranno l’adozione di scelte diverse da quelle indicate dallo stesso consiglio regionale”....

(continua nella sezione Riceviamo e pubblichiamo)

Maurizio Acerbo, consigliere regionale PRC, Corrado Di Sante, segretario provinciale PRC



Un’Europa reale fra ribelli e nazionalisti

Sono d’accordo con l’auspicio espresso domenica da Eugenio Scalfari: che l’Europa federale nasca, e la moneta unica si salvi.

In caso contrario avremo, al posto dell’Unione, tanti staterelli senza lode ma non senza infamia, non amici ma più che mai vassalli della potenza Usa. Torneremo alla casella di partenza: vinti dai nostri nazionalismi come nelle guerre mondiali del ’900.

Sono meno d’accordo con il giudizio severo sui movimenti di protesta che ovunque nascono contro l’Europa come oggi è fatta, e ho un’opinione assai meno perentoria su 5 Stelle. Chi ascolti Grillo con cura sarà certo colpito dalle sue incongruenze; specie quando indulge alla xenofobia, procacciatrice di voti. Ma non s’imbatterà nel nazionalismo, né in vero antieuropeismo. Populismo è un’ingiuriosa parola acchiappatutto che non spiega nulla. Come spesso nella nostra storia, è sotterfugio autoassolutorio di chiuse oligarchie: lo spiega Marco D’Eramo in uno dei migliori saggi usciti in Europa sul populismo come spauracchio (MicroMega 4-13). Serve a confondere l’effetto (la rabbia dei popoli, il suo uso) con la causa (l’Europa malfatta, malmessa). Letta fa la stessa confusione, nell’intervista alla Stampa di venerdì.

(continua nella sezione Rassegna stampa)

Barbara Spinelli, La Repubblica, 6-XI-2013


La Cancellieri non spie
ga, ma tronca e sopisce

La storia resta opaca

Il caso Cancellieri-Ligresti si risolve secondo copione. Nel Palazzo d’inverno, dominato dai trasformismi e assediato dai populismi, c’è poca voglia di sfogliare fino in fondo il grande Romanzo del Potere. Si preferisce il Conte Zio di Manzoni, che troncava e sopiva. Il ministro della Giustizia esce dunque indenne dal Parlamento. Non solo non si pente e non si dimette. Ma alla fine incassa dalla strana maggioranza una rinnovata fiducia. Lievemente dolorosa quella del centrosinistra. Palesemente velenosa quella del centrodestra.

Il Pd considera esaustivo il chiarimento per ragioni di coscienza istituzionale. Non rinuncia a ribadire «l’inopportunità» di quella conversazione con la compagna di Don Salvatore e la necessità di non distinguere mai più «tra cittadini di serie A e cittadini di serie B». Ma alla fine assolve il Guardasigilli, ancora una volta in nome di quella «responsabilità» che ieri gli ha imposto di sostenere il governo Monti e oggi gli impone di non far naufragare il governo Letta. Il Pdl, viceversa, fa quadrato sulla Cancellieri per ragioni di convenienza strumentale. La difende la perché vuole dimostrare che la sua telefonata alla signora Ligresti per «mettersi a disposizione» è legittima almeno quanto la telefonata di Berlusconi alla Questura di Milano per far liberare Ruby «nipote di Mubarak». Un’equivalenza impossibile e inaccettabile. Ma è solo in nome di questo ennesimo illusionismo politico, e non certo di un presunto «garantismo» giuridico, che oggi il partito del Cavaliere si schiera a fianco del Guardasigilli.

(continua nella sezione Rassegna stampa) Massimo Giannini, La Repubblica, 6-XI-2013


Gli spifferai magici e i cani di Kant

APPARENTEMENTE sono tutti molto offesi, i governanti europei, per come Barack Obama – imperturbato, senza farsi scrupoli – li ha fatti spiare da anni. Soprattutto il controllo di un telefonino privato, quello del cancelliere Merkel, crea sconcerto: possibile che la Nsa americana (Agenzia nazionale di sicurezza) giudichi necessario origliare per oltre un decennio quello che dal dopoguerra è l’alleato cruciale nel vecchio continente?

Forse perché non è più cruciale come si pensava, né così fidato? Queste e altre domande hanno agitato il summit europeo dei giorni scorsi, ma oltre l’apparenza non si è andati. In parte per ignavia, in parte per quieto vivere, in parte per ossequiosa furberia, il comunicato dei capi di Stato o di governo riuniti a Bruxelles s’attarda sullo stile della poco cavalleresca intrusione, sulla rozza insensatezza delle liste di indiziati o sospetti. Il modo ancor li offende. Non il perché: quasi non li riguardasse, né in fondo li incuriosisse.

(continua nella sezione Rassegna stampa) Barbara Spinelli, La Repubblica, 30 ottobre 2013


Costituzione, non vogliamo la riforma della P2


Firmate l’appello

Cari amici,
un anno fa, grazie al contributo di molti di voi, abbiamo raccolto oltre 150 mila firme in difesa dei magistrati siciliani messi in croce per aver osato cercare la verità sui mandanti occulti delle stragi e sulle trattative fra Stato e mafia.

Ora abbiamo lanciato un appello di giuristi e costituzionalisti in difesa della Costituzione minacciata da una controriforma dell’articolo 138 che consentirebbe ai “saggi” della casta e a un Parlamento di nominati grazie al Porcellum di manomettere la nostra Carta fondamentale per portare a compimento il semipresidenzialismo e altri orrori un tempo appannaggio soltanto della loggia P2.

Firmate l’appello e, se volete, leggete i nomi dei promotori e dei firmatari più noti.

Grazie

Marco Travaglio, Antonio Padellaro, Peter Gomez



Comunicato stampa 23 ottobre 2013

ACQUA: CHIETI NON CEDA LE RETI SENZA GARANZIE

Il passaggio a una azienda mal gestita com’è l’ACA peggiorerebbe il servizio e raddoppierebbe il costo delle bollette per gli utenti.
Appello del Forum Abruzzese: il consiglio comunale difenda i cittadini.


Il consiglio comunale di Chieti è stato chiamato ad esaminare, nel consiglio comunale di venerdì 25 ottobre (con eventuale prosecuzione dei lavori lunedì 28), al punto 6, il trasferimento reti e servizio idrico integrato all’Ente Regionale per il Servizio Idrico Integrato (ERSI). Un tale passaggio, se non accompagnato da una concreta azione di segno diverso, comporterà la consegna della gestione ad ACA SpA, una azienda pubblica di diritto privato che ha già gestito con pessimi risultati per un breve periodo l’acqua a Chieti e comporterà bollette enormemente più “salate” per gli utenti, con tariffe quanto meno raddoppiate!

(continua nella sezione Riceviamo e pubblichiamo)



Riforma Costituzione, sì del Senato.
Ma fronda Pdl sgambetta il governo

Al suo secondo passaggio a Palazzo Madama è stato approvato con 218 voti il ddl costituzionale che, tra le altre cose, cambierà l'articolo 138 della Carta. Superato, anche grazie alla Lega, il quorum dei due terzi. Ma alla maggioranza sono mancati 19 voti. Contrari M5S e Sel. Il via libera definitivo spetta ora alla Camera il compito di riscrivere i titoli I, II, III e V della seconda parte della Costituzione.
Il progetto di riforma costituzionale - Il voto di oggi è arrivato nonostante le proteste di molti cittadini e costituzionalisti che il 12 ottobre sono scesi in piazza a Roma contro la riforma della Costituzione ideata dalle larghe intese. Il ddl costituzionale 813-b, una volta approvato anche alla Camera per la seconda volta, affiderà a un comitato di 42 parlamentari (20 senatori e 20 deputati, più i presidenti delle commissioni Affari costituzionali) , riguardanti Parlamento, presidente della Repubblica, governo, regioni, province e comuni. Di fatto, metà del testo costituzionale. Per bruciare i tempi, il disegno di legge stravolge di fatto anche l’articolo 138 della Carta, dimezzando da tre mesi a 45 giorni l’intervallo tra le due letture con cui le Camere approveranno la futura legge di riforma.
NON VOGLIAMO LA RIFORMA DELLA P2": FIRMA L’APPELLO DEL FATTO QUOTIDIANO.

(continua nella sezione Rassegna stampa) Redazione Il Fatto Quotidiano, 23-X-2013


Processo Sanità
Depositate le motivazioni delle condanne per politici e tecnici
“Del Turco & C. unico disegno criminoso”


“I programmi di razionalizzazione del sistema sanitario regionale, di riduzione di spesa, di eliminazione della situazione di Far West portati avanti dagli imputati, si sono tradotti nell'indiscriminato utilizzo delle funzioni pubbliche rivestite a fini illeciti...è evidente l'unicità del disegno criminoso perseguito, consistente nell'illecito deviato utilizzo delle rispettive cariche e qualifiche pubblicistiche a fini di favoritismi nei confronti dell'Angelini e di arricchimento personale”.
E' un significativo passaggio infilato nelle 455 pagine della sentenza sullo scandalo della sanità, che ha portato alla condanna a nove anni e mezzo dell'ex governatore Ottaviano Del turco e di altri coimputati eccellenti: le motivazioni sono state depositate dal collegio presieduto da Carmelo De Sanctis...
Gli imputati “avevano un vero e proprio programma criminale volto a favorire, nell'attività di iniziativa legislativa ed amministrativa in materia di sanità in violazione di legge, gli interessi delle case di cura stesse, in particolare di quelle gestite dall'Angelini, su cui si è innestata l'attività corruttiva di questi. Programma diretto da Del Turco, organizzato da Quarta, Cesarone e Masciarelli ed eseguito da Mazzocca, Di Stanislao, Boschetti, nonché dagli stessi Del Turco e Cesarone attraverso le rispettive attività amministrative e legislative”.
Maurizio Cirillo, Il Messaggero, 24-X- 2013



Stop all'accesso delle Grandi Navi a Venezia

Firma la petizione promossa da Gabriele Muccino
www.change.org


Con questa lettera Gabriele Muccino chiede al Sindaco di Venezia di far cessare il prima possibile l'ingresso delle Grandi Navi Turistiche nei canali di questa splendida città.

Gentilissimi Responsabili del futuro di un Patrimonio del pianeta quale è Venezia, vi chiedo di mostrare a nome del mondo che ci osserva, la vostra saggezza nell’interdire immediatamente l’ingresso delle Grandi Navi nella rotta turistica di Venezia.
Sapete meglio di me che le fondamenta della città non sono altro che millenari pali di legno sui quali si posa in un assoluto miracolo di ingegneria, l’intera città. E’ innegabile che le immense eliche di quelle spaventose navi che attraversano i grandi canali, erodano spaventosamente il fondale arrivando a togliere solidità alle suddette fondamenta della città. Il risultato è che verrebbe tutto giù come un castello di carte...



XXI Corso di Educazione alla Legalità nelle Scuole Medie

promosso dall’Associazione Nazionale Magistrati-Sezione Distrettuale Abruzzese
e dall’associazione Chieti nuova 3 febbraio

Martedì 29 ottobre 2013, ore 10,00


Aula magna dell’Istituto di Istruzione Superiore
“Luigi di Savoia”- via Gaetani Aquila Aragona, 21, Chieti


Giovanni Impastato
parla agli studenti della vita del fratello Peppino


Partecipano al XXI Corso le/gli Scuole Medie/Istituti comprensivi di CHIETI V. Antonelli, G. Chiarini-C. De Lollis, F. Vicentini-M. Della Porta; di FARA FILIORUM PETRI-sedi di Casacanditella, Casalincontrada e di Roccamontepiano; di ORTONA, n.1 e n.2; di RIPA TEATINA-Torrevecchia Teatina M. Buonarroti; di SAN GIOVANNI TEATINO-Sambuceto G. Galilei; di TOLLO-Canosa-Crecchio N. Nicolini

Si ringrazia per l’ospitalità l’Istituto di Istruzione Superiore “Luigi di Savoia”


La storia di Peppino Impastato

Il gruppo dirigente, nello scacchiere politico locale come su quello nazionale, si pone come un’associazione di tipo mafioso, non solo e non tanto per la convergenza di mafia e di clientele parassitarie che è riuscito a suscitare e ad aggregare attorno a sé, quanto per il modo stesso, banditesco e truffaldino, di concepire ed esercitare il potere”. Così diceva Peppino Impastato descrivendo una realtà non dissimile da quella odierna.
Oggi che le collusioni fra potere politico e criminalità mafiosa appaiono in tutta la loro evidenza assumono un valore quasi profetico anche le trasmissioni di Onda Pazza, spesso paradossali e divertenti ma sempre cariche di verità. Peppino Impastato fu tra i protagonisti di questa piccola radio capace di denunciare senza autocensure le istituzioni politico-economiche della provincia siciliana colluse con la mafia.
Ed. Nuovi Equilibri, www.stampalternativa.it


Era un destino segnato quello di Peppino Impastato. Era nato a Cinisi in una famiglia di mafia. Il marito di sua zia, Cesare Manzella, era un boss di prima grandezza nel firmamento delle coppole. Suo padre, Luigi, aveva un amico che era il numero uno di Cosa nostra, Tano Badalamenti. Ma Peppino cambiò la sua sorte, ribellandosi agli schemi familiari, sociali e politici, soggetti alle influenze mafiose.

(continua nella sezione Rassegna stampa)



Lea Garofalo sepolta fra i milanesi illustri - il diario segreto: “Io, lasciata sola”

I funerali della donna bruciata dai boss. Don Ciotti: testimone di verità

Riposa in pace fra i cittadini “noti e benemeriti” di Milano.

Con rispetto la città di Milano saluta poco dopo mezzogiorno la donna calabrese che ha sfidato la ’ndrangheta, la sua famiglia, la tribù dove volevano costringerla a vivere e che poi l’ha uccisa senza pietà perché non era ubbidiente alla legge dei Cosco, la legge degli infami.
Quattro uomini, cinque donne e quattro agenti del servizio di protezione del ministero dell’Interno circondano Denise, la figlia di Lea Garofalo, testimone di giustizia come sua madre che non c’è più. Don Luigi Ciotti l’accarezza, l’abbraccia. E chiede a tutti: «Ciascuno di voi dica in questo momento una parola, solo una parola». Denise è davanti ai resti della mamma. Sussurra il primo: «Calabria». Un altro: «Grazie». Un altro: «Scusaci ». Un’altra: «Forza». Un’altra: «Ti voglio bene». Lei, la piccola che ha visto morire la madre e che sarebbe dovuta morire anche lei per mano del padre, si aggrappa a don Luigi e poi con un soffio di voce: «Io dico vita, vita».
L’avvocato Enza Rando (che per conto di Libera ha amorevolmente seguito Denise e tutti i processi contro gli assassini di sua madre) legge una lettera di Lea “mai spedita” al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: «Sono una mamma disperata, allo stremo delle sue forze. Oggi mi trovo con mia figlia lontana da tutto e da tutti. Sono sola. Ho perso tutto. Sapevo a cosa andavo incontro vorrei che lei rispondesse alle decine di persone che si trovano nelle mie stesse condizioni. La prego ci dia un segnale di speranza. Abbiamo bisogno di aiuto».
Qualche minuto prima un’altra voce e un altro foglio, brani del diario della donna uccisa con il fuoco, poche parole datate 19 agosto del 1992: «Ho scritto tutto quello che ho sentito, che mi dicono. Non ho scritto quello che penso. Della mia vita non gliene frega niente a nessuno e sono sola. So solo che la mia vita non è mai stata niente, sono nata nella sfortuna e morirò nella sfortuna. Ma ora ho una ragione per andare avanti: si chiama Denise...lei avrà tutto quello che io non ho mai avuto nella vita»...

Attilio Bolzoni, La Repubblica, 20-X-2013


Domanda ovvia in relazione all'articolo seguente:
Non sarebbero forse alti i costi delle spese di “adeguamento e di sistemazione” di un'altra eventuale struttura e di quelle per sanare l'edificio di piazza Templi romani, visto che, comunque, gli spazi della “vecchia” Biblioteca devono essere al più presto decorosamente sistemati, dato lo stato di estremo degrado in cui si trovano?


Biblioteca provinciale A. C. De Meis - Chieti

Il Presidente della Provincia E. Di Giuseppantonio: «resterà a Chieti, servono atti concreti, come i fondi Fas, non ipotesi fantasiose e chiacchiere da bar»

CHIETI. «La Biblioteca provinciale De Meis resterà a Chieti. Punto».
Il Presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, interviene per mettere la parola fine ad alcune voci «fantasiose» che circolano in questi giorni circa una ipotetica volontà dell'amministrazione di trasferire la struttura in altre città della provincia: una tesi «priva di ogni fondamento» che il presidente Di Giuseppantonio definisce «assolutamente infondata e probabilmente alimentata dai soliti personaggi in cerca d'autore che intendono strumentalizzare e, ancor di più, stravolgere lo stato delle cose, ma resto sorpreso anche del fatto che qualcuno stia dando peso e credibilità a pure fantasie».
«E' evidente che qualcuno sta provando a strumentalizzare i contenuti della Delibera di Giunta provinciale con la quale stiamo procedendo a una riorganizzazione logistica delle sedi degli uffici dell'Ente - afferma il presidente Di Giuseppantonio - In questa delibera si propone di individuare, per la De Meis, "una sede che possa corrispondere alle relative esigenze e che sia riconducibile al patrimonio immobiliare di proprietà pubblica in Chieti, o in ambito provinciale": tale precisazione risulta tecnicamente indispensabile poiché per via del dissesto guidato vi è l'obbligo di dismettere gli affitti passivi e di trovare soluzioni nell'ambito del patrimonio pubblico, ma è evidente che per la De Meis l'unica sede è nel centro città di Chieti».

(continua nella sezione Rassegna stampa) PrimaDaNoi, 21-X-2013

 


Abruzzo. Inchiesta internazionale contro la droga dai Balcani: sequestrati 7 quintali di stupefacenti

Arrestate 71 persone, operazione in corso della Procura antimafia de L’Aquila

ROMA. Blitz dei carabinieri del Ros, che hanno stroncato un traffico di droga dai Balcani: 71 le persone di cui la Procura distrettuale antimafia dell'Aquila ha chiesto e ottenuto l'arresto per associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti.
Sequestrati oltre due quintali di eroina afgana e 5 quintali di marijuana. La maxi operazione dei carabinieri è stata denominata 'Ellenika' ed è tuttora in corso in Italia, Albania, Bosnia e Kosovo.
Gli arresti sono stati eseguiti in Abruzzo, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Lazio, Marche, Puglia e Sicilia nonché in Albania e Kosovo grazie al supporto assicurato dal Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia, dove 7 indagati sono stati raggiunti da provvedimenti di arresto a fini estradizionali
Tra le 71 persone destinatarie di ordinanze di custodia cautelare vi sono anche sei soggetti, quattro uomini e due donne, residenti tra Chieti e provincia, che, questa mattina, sono stati tratti in arresto dai Carabinieri del Comando Provinciale di Chieti unitamente al personale del ROS... PrimaDaNoi, 21-X-2013


Leggi anche sul sito del quotidiano La Repubblica, “Blitz internazionale contro il traffico di droga - A Pescara il centro nevralgico” di Giuseppe Caporale, 21-X-2013

 


E' stata pubblicata l'intervista a Giusi Nicolini, sindaca di Lampedusa, realizzata da Marta Bellingreri, "Lampedusa. Conversazioni su isole, politiche, migrati" Edizioni del Gruppo Abele

Dall'ultima di copertina :

Il 3 ottobre 2013 è naufragato, di fronte a Lampedusa, un barcone carico di migranti. Oltre trecento uomini, donne, bambini sono morti nel tentativo di raggiungere la riva o trascinati con lo scafo sul fondo del mare. Non è la prima volta. Ma mai, nei nostri mari, in queste proporzioni. Eppure tutto era già scritto.
Lo aveva denunciato, poco più di due mesi prima, Giusi Nicolini, sindaco dell'isola: «Che posso dire, io, da Lampedusa? Posso dire che quantomeno salvarli è doveroso. [...]. Sono state respinte in mare persone che avevano diritto di asilo. Sono stati respinti barconi su cui c'erano donne (alcune incinte), bambini, minori non accompagnati. [?]. Ebbene, la grande maggioranza delle persone che passano da Lampedusa hanno poi avuto il riconoscimento dello status di rifugiato
politico o una protezione umanitaria. E, allora, la domanda che pongo è: perché in un Paese come l'Italia e in Europa il diritto di asilo deve essere chiesto a nuoto?
Perché bisogna lasciare che madri con i bambini in braccio si imbarchino per il Mediterraneo? Perché bisogna occuparsi solo dei sopravvissuti che arrivano qui? Non è un crimine aspettare che i migranti siano decimati dal mare?».
La lunga intervista di Giusi Nicolini qui pubblicata, realizzata nel luglio 2013, è, insieme, un atto di accusa e un appello alle istituzioni e a chi le rappresenta perché non continuino a girarsi dall'altra parte.

 


SANA e ROBUSTA COSTITUZIONE


Ieri, a Roma, in una piazza del Popolo stracolma, con Rodotà e Landini associazioni, movimenti e forze di sinistra chiedono l'attuazione della Costituzione. Il Manifesto, 13-X-2013


LA POLITICA CHE SPIAZZA

Ai vecchi tempi si sarebbe parlato di una manifestazione pacifica e di massa. E quella di ieri in difesa della Costituzione è stata davvero una grande manifestazione di popolo. Non solo perché decine e decine di migliaia di persone hanno riempito la bella piazza romana occupando la larga cornice delle porte laterali fino alla sommità del Pincio (e pure la quantità conta moltissimo). Ma perché sul grande palco che riuniva gli organizzatori c'era la più evidente fotografia della novità politica rappresentata: i costituzionalisti di Rodotà insieme alla FIOM di Landini coinvolti, in forma pubblica e organizzata, in un percorso che lì in quella piazza stracolma riceveva il suo battesimo. Come hanno detto in molti, è solo l'inizio.
Un buon inizio...E...nessun politico sul palco, ma una fitta sequenza di associazioni e gruppi impegnati su un ampio fronte sociale, come un'altra Italia che coltiva la speranza e persevera nell'obiettivo di salvare la democrazia per come l'avevano sognata e poi costruita i Padri Costituenti...
Nor
ma Rangeri, Il Manifesto,13-X-2013

 


Comunicato

Il Comitato di Chieti

Salviamo la Costituzione

Aggionarla-Applicarla-non Demolirla

aderisce alla manifestazione nazionale “La via maestra”, che si svolgerà a Roma Sabato12 ottobre 2013, promossa da Lorenza Carlassare, Don Luigi Ciotti, Maurizio Landini, Stefano Rodotà, Gustavo Zagrebelsky.

Contro ogni tentativo in atto di stravolgere la Costituzione, in nome della difesa e dalla attuazione della nostra Carta di Valori, fondata sulla centralità della persona e del lavoro, per la realizzazione di una società più giusta, si invitano i cittadini a partecipare.

La CGIL-Pescara e Libertà e Giustizia-Pescara hanno organizzato un autobus.

Chi è interessato può inviare la risposta o per telefono al n. 3474521937 o per posta elettronica, indicando nome, cognome e numero di telefono all'indirizzo pescara@libertaegiustizia, per chi parte da Pescara; per chi parte da Chieti, Chieti nuova 3 febbraio, Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. .

Partenza da Pescara, via Benedetto Croce, 108

Partenza da Chieti, piazzale dello Stadio - Chieti scalo


Anche Rifondazione comunista regionale ha organizzato un autobus; per informazioni rivolgersi ai numeri 3403701978 - 3930739077 - 085 66788 o inviare mail agli indirizzi Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. e Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.


Il Comitato di Chieti in difesa della Costituzione è composto dalle associazioni ANPI-Sezione“Alfredo Grifone”- Chieti, Chieti nuova 3 febbraio, Comitato di quartiere Santa Maria, Lista 360 gradi, Unitre, dal CIF, dalla Confesercenti, dal MeetUp Amici di Beppe Grillo Chieti (M5S), dall’Italia dei Valori, dal Partito Democratico e dai Giovani Democratici, da Rifondazione comunista, da Sinistra ecologia e libertà, dai sindacati CGIL, CISL, UIL, USB.

www.costituzioneviamaestra.it

 


Il nuovo film di Ken Loach

“Lo spirito del '45”


Giovedì 10 ottobre, alle ore 21 al cinema teatro Massimo di Pescara c'è stata la proiezione straordinaria del nuovo film del regista inglese Ken Loach "The spirit of '45" presentato al Festival di Berlino 2013, organizzata dai gruppi consiliari Rifondazione Comunista e SEL al Comune di Pescara.

Informazioni sul film:
trailer:
http://www.youtube.com/watch?v=ocMwORTeats


Intervista a Ken Loach (video)

"Non è piaciuto né alla destra né ai laburisti di oggi che hanno dimenticato il valore della solidarietà, ma a me interessa che sia piaciuto alla gente comune.
La Seconda Guerra Mondiale è stata una lotta, forse la più importante lotta collettiva che la Gran Bretagna abbia mai vissuto. Mentre altri popoli, come per esempio quello russo, compivano sacrifici più grandi, la determinazione a costruire un mondo migliore era fortemente sentita nel Regno Unito come in tutti gli altri paesi. Eravamo tutti decisi a non permettere mai più che le nostre vite venissero sfregiate da povertà e disoccupazione e dall’ascesa del fascismo.

Avevamo vinto la guerra tutti insieme e tutti insieme avremmo potuto conquistare la pace. Se eravamo stati in grado di pianificare delle campagne militari, non saremmo forse stati capaci di progettare la costruzione di case, l’istituzione di un servizio nazionale di assistenza sanitaria, la creazione di un sistema di trasporti e la fabbricazione dei beni di cui avevamo bisogno per la ricostruzione?

L’idea centrale era la condivisione della proprietà in modo che tutti potessero trarre beneficio dalla produzione e dai servizi. Nessuna élite si sarebbe arricchita a discapito di tutti gli altri. Era un’idea nobile, popolare e acclamata dalla maggioranza della popolazione. Era lo spirito del 1945. Forse oggi è il momento di ricordarsene.”
KEN LOACH

http://www.bimfilm.com/schede/thespirit45/



Riceviamo e pubblichiamo

http://www.avaaz.org/it/italy_no_secret_vote_d/?bmSeVbb&v=30205

Sembra che Berlusconi si potrebbe salvare dall'espulsione se il Senato deciderà con il voto segreto ma se entriamo in azione in queste ore possiamo impedirlo.

Il Senato non ha mai espulso nessuno nella sua storia, neppure i peggiori criminali legati alla mafia, e tutto grazie al voto segreto che permette ai senatori di salvarsi a vicenda al riparo dagli occhi degli elettori. Ma tra 24 ore il Senato potrebbe decidere di voler abolire per sempre il voto segreto, assicurando di fatto l'espulsione di Berlusconi. I leader del PD stanno balbettando senza prendere una decisione ma siamo la maggioranza nel Paese e se mostriamo loro che i cittadini vogliono che prendano questa decisione storica, possiamo fare la differenza su Berlusconi e il voto segreto.

La riunione chiave che deciderà se abolire il voto segreto e consentire di espellere Berlusconi è domani. Clicca qui sotto per firmare la petizione e condividila con tutti. Non appena raggiungeremo le 100mila firme manifesteremo nudi fuori dal Senato durante il voto per mostrare che non abbiamo nulla da nascondere e chiederemo ai nostri politici di provare la stessa cosa:

http://www.avaaz.org/it/italy_no_secret_vote_d/?bmSeVbb&v=30205

... Contribuiamo a scrivere la storia. Unisciti ora e invia a tutti:

Durante le scorse settimane mentre lottavamo per ottenere il primo voto in assoluto per l'espulsione di Berlusconi, una senatrice del PD ha dichiarato Non mi era mai accaduto nella mia vita. Ma in queste settimane, e anche oggi, ho ricevuto migliaia di sms e di mail, dalla gente comune e dai giuristi, e chiedevano e chiedono tutti la stessa cosa, votare la decadenza di Silvio Berlusconi. Ce l'abbiamo quasi fatta, facciamo quest'ultimo passo.

Con speranza e determinazione,

Ian, Luca, Ari, Emma, Alice, Maria Paz e tutto il team di Avaaz

 


Progetto Melting pot Europa

Appello per l’apertura di un canale umanitario fino all’Europa per il diritto d’asilo europeo


www.meltingpoteuropa.org/appello per l'apertura di un canale umanitario fino all'Europa


Ai Ministri della Repubblica, ai presidenti delle Camere, alle Istituzioni europee, alle organizzazioni internazionali

A cadenza ormai quotidiana la cronaca racconta la tragedia che continua a consumarsi nel mezzo del confine blu: il Mar Mediterraneo.
Proprio in queste ore arriva la notizia di centinaia di cadaveri raccolti in mare, ragazzi, donne e bambini rovesciati in acqua dopo l’incendio scoppiato a bordo di un barcone diretto verso l’Europa.
Si tratta di richiedenti asilo, donne e uomini in fuga da guerra e persecuzioni, così come gli altri inghiottiti da mare nel corso di questi decenni: oltre 20.000.

(continua nella sezione Riceviamo e pubblichiamo)



La legge di Antigone e le colpe dell'Europa

INUTILE parlare di Europa madrepatria della democrazia, e proclamare nella sua Carta dei diritti che siamo "consapevoli del suo patrimonio spirituale e morale", dei suoi "valori indivisibili e universali di dignità umana, di libertà, di uguaglianza e di solidarietà", quando tutto in noi pare spento: tutti i miti che fanno la nostra civiltà, assieme ai tabù che la sorreggono. E tra i primi forse il mito di Antigone, senza il quale non saremmo chi siamo. Oppure la solenne legge del mare, che obbliga a salvare il naufrago, quasi non esistesse peggiore sciagura delle acque che si chiudono mute sull'uomo. Il mare è senza generosità, scrive Conrad: inalterabile, impersona l'"irresponsabile coscienza del potere".

Sono uniti, i due miti, dalla convinzione che fu già di Sofocle: la norma superiore cui Antigone ubbidisce – fissata da dèi arcaici, precedenti gli abitanti dell’Olimpo – il re di Tebe non può violarla, accampando la convenienza politica e le proprie transeunti idee di stabilità. È norma insopprimibile, e Creonte che antepone il diritto del sovrano, il nomos despòtes, paga un alto prezzo. Così la legge del mare.

(continua nella sezione Rassegna stampa) Barbara Spinelli, La Repubblica, 9-X-2013

 


Comunicato

L’Associazione Nazionale Magistrati e l’Associazione Italiana dei Magistrati per i Minorenni e per la Famiglia esprimono orrore davanti a stragi come quelle consumatesi da ultimo sulle spiagge di Scicli e di Lampedusa e invocano con forza iniziative che, nell'ambito di un approccio europeo a simili tragedie, rifiutino chiusure
nazionali, rispettino i principi affermati dalla Corte europea dei diritti dell'uomo (sentenza Hirsi ed altri contro Italia) e dal Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa e sappiano coniugare politiche sociali e intervento della magistratura.
Sottolineano, con specifico riferimento alla situazione dei minori e degli altri soggetti deboli coinvolti, che è indispensabile assicurare la qualità dell’accoglienza e delle strutture, tutelare il diritto all’unità familiare, preparare percorsi di inclusione sociale al raggiungimento della maggiore età sul modello di quanto previsto dall'art. 32 del D. Lgs 286/1998 e attivare un sistema integrato che preveda l’elaborazione di protocolli di lavoro fra Procure della Repubblica, Tribunali per i Minorenni, Giudice tutelare e Prefetture.
Esprimono inoltre il proprio sostegno ai colleghi e a tutti coloro che sono impegnati nelle delicate attività che conseguono a tali fatti drammatici e annunciano prossime iniziative comuni, allo scopo di sollecitare le indispensabili riforme normative e organizzative.

La Giunta esecutiva centrale dell'ANM
Il Comitato di presidenza dell'AIMMF.

Roma, 3 ottobre 2013