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Il trasformista replica grottesca della storia

Partito democratico. Renzi inaugura il patto del Nazareno ma Berlusconi non è Minghetti o i fratelli Spaventa. Divorata ogni ragione ideale tra il partito e il suo popolo

Più si osserva in prospettiva l’esperienza politica di Matteo Renzi, la vicenda del suo governo e l’evoluzione del Partito democratico in questi ultimi tre anni, più diventa forte l’impressione di assistere ad un hegeliano ripetersi della storia in forma di farsa, una vicenda con caratteri grotteschi.

(continua nella sezione Rassegna stampa) Piero Bevilacqua, Il Manifesto 28-III-2017



Associazione Nazionale Magistrati-Sez. Distrettuale Abruzzese

Associazione Chieti nuova 3 febbraio

XXIV Corso di Educazione alla Legalità nelle Scuole Secondarie di primo grado - a. s. 2016-2017


Istituto Comprensivo "Filippo Masci" - Francavilla a mare

Giovedì 30 marzo, ore 16.00

Aula Magna Scuola Primaria San Franco – salita San Franco

Francavilla a mare


Non cadere nella Rete-Internet e i diritti della persona

Incontro informativo per genitori, docenti, alunni

Interviene Roberto Leombroni, docente di storia e filosofia



Il Papa a San Siro parla ai bambini di bullismo

«Silenzio — intima a un certo punto Bergoglio —. Nella vostra scuola c’è qualcuno di cui vi fate beffa, che prendete in giro perché è grasso o magro? Vi piace farlo vergognare, picchiarlo per questo? Questo si chiama bullismo. Per favore, fate una promessa: non fatelo e non permettete che qualcuno lo faccia nella vostra scuola...». La risposta è un sì che fa tremare le gradinate: «Bene, questo sì lo avete detto al Papa!».

Francesco Battistini, Il Corriere della Sera,26-III-2017



Mario Almerighi, Addio!


“Caro Mario, c’era un tempo in cui noi magistrati sapevamo di essere tanti, magari dispersi tra le varie sedi, ma tutti amici e con le medesime idee e spirito di sacrificio. Com’era bello! Tutto questo è finito. Il potere ha ripreso il controllo”.

Poco tempo dopo aver scritto questa lettera al suo collega e amico Mario Almerighi, nella notte del 25 ottobre 1983, il giudice Gian Giacomo Ciaccio Montalto veniva ucciso a Valderice in provincia di Trapani.

La notizia dell’improvvisa scomparsa del giudice Mario Almerighi si unisce al ricordo del suo grande amico Ciaccio Montalto.

Abbiamo conosciuto personalmente il giudice Almerighi nei primi anni di Antimafia Duemila dopo aver approfondito la sua grande opera all’interno della magistratura. Il suo profondo senso per la giustizia ci ha colpito particolarmente: un rigore morale che lo ha visto contrapporsi a uomini potenti come Giulio Andreotti, l’ex Premier democristiano i cui rapporti con la mafia sono stati confermati fino al 1980, di seguito prescritti, con tanto di ibrida assoluzione.

(continua nella sezione Rassegna stampa) Lorenzo Baldo, Antimafia Duemila, 26-III-2017



Le ultime macerie europee di un modello distruttivo

Pace «garantita». Venti anni di edificazione dell’Unione all’ombra di nuovi muri e conflitti bellici

Ha ragione Andrea Bajani con il suo bell’intervento che pubblichiamo oggi. È giusto, è doveroso riannodare le fila della ferocia di «armi economiche» che «annientano» intere popolazioni, verso la quale spesso gli scrittori europei hanno taciuto, a partire dalla sensazione delle rovine subite, quelle della Seconda guerra mondiale nel cuore d’Europa. Ma resta sorprendente che l’esercizio del silenzio sul flagello bellico si sia riproposto anche nella storia in corso. Perché, dirla contemporanea sembra già passata.

(continua nella sezione Rassegna stampa) Tommaso Di Francesco, Il Manifesto, 25-III-2017



Il silenzio degli scrittori sulla guerra

Lo scrittore. L’Europa è sempre stato un Continente in guerra. La lezione di W. G. Sebald sulla letteratura che diventa propaganda. La produzione di una nuova, funzionale narrazione per quella che Hobsbawn chiamò «invenzione della tradizione»

Nel 1997 W.G. Sebald tenne a Zurigo alcune memorabili conferenze sul tema “Guerra aerea e letteratura”. Si trattava di lezioni di poetica, essenzialmente, e di riflessione sulla condizione della letteratura tedesca nel secondo dopoguerra.

(continua nella sezione Rassegna stampa) Andrea Bajani. Il Manifesto, 25-III-2017



A
ssociazione Nazionale Magistrati-Sez. Distrettuale Abruzzese

Associazione Chieti nuova 3 febbraio

XXIV Corso di Educazione alla Legalità nelle Scuole Secondarie di primo grado - a. s. 2016-2017


Istituto Comprensivo 1, Fontegrande; Istituto comprensivo 2, via Mazzini, Ortona

Venerdì 24 marzo, ore 17.30

Biblioteca Scuola primaria, Fontegrande, via L. Ferrara, Ortona


Non cadere nella Rete-Internet e i diritti della persona

Incontro informativo per genitori, docenti, alunni

Interviene Roberto Leombroni, docente di storia e filosofia



Minzolini e Lotti salvati, le leggi piegate alla politica. Calamandrei si appella a Mattarella

I dialoghi e le epistole immaginarie sono un genere letterario antico. Cosa direbbe oggi Calamandrei? Il testo evidenzia – talvolta col virgolettato – un punto di vista. La storia al presente.

(continua nella sezione Rassegna stampa) Angelo Cannatà , Il Fatto Quotidiano,| 20-III-2017



Testa coda del Governo

Il referendum sul lavoro avrebbe diviso il paese e per evitarlo, il presidente del consiglio annuncia in conferenza stampa il decreto governativo sulla cancellazione dei voucher. Gentiloni veste i panni dello zio che vuole evitare liti in famiglia, si preoccupa per noi cittadini irrequieti, capaci, appena ce ne viene data l’occasione, come con il referendum costituzionale, di andare in massa alle urne a bocciare le grandi riforme del renzismo.

(continua nella sezione Rassegna stampa) Norma Rangeri, Il Manifesto, 18-III-2017



Associazione Nazionale Magistrati-Sez. Distrettuale Abruzzese

Associazione Chieti nuova 3 febbraio

XXIV Corso di Educazione alla Legalità nelle Scuole Secondarie di primo grado - a. s. 2016-2017


Istituto Comprensivo «Buonarroti» - Ripa e Torrevecchia Teatina

Giovedì 16 marzo, ore 17.00

Palazzo dei Baroni, piazza S. Rocco - Torrevecchia Teatina


Non cadere nella Rete-Internet e i diritti della persona

Incontro informativo per genitori, docenti, alunni

Interviene Roberto Leombroni, docente di storia e filosofia



8 marzo 2017

Le scuole di pensiero per scendere dal carro di Renzi secondo Alessandro Robecchi

Con un articolo sul Fatto, Alessandro Robecchi, noto collaboratore di Maurizio Crozza, ci spiega con il suo solito modo ironico che ci sono varie scuole di pensiero per staccarsi dal renzismo, ora che si è molto indebolito, all’indomani della sconfitta elettorale del referendum e il caso Consip.

(continua nella sezione Rassegna stampa) www. Areapolitica.it



Associazione Nazionale Magistrati-Sez. Distrettuale Abruzzese

Associazione Chieti nuova 3 febbraio

XXIV Corso di Educazione alla Legalità nelle Scuole Secondarie di primo grado - a. s. 2016-2017

Scuola Media di Fara Filiorum Petri

sedi di Casacanditella - Casalincontrada - Roccamontepiano

Giovedì 9 marzo 2017, ore 16.30

Palafara - Fara Filiorum Petri


Non cadere nella Rete

Internet e i diritti della persona

Incontro informativo per docenti, genitori, alunni

Interviene

Roberto Leombroni

docente di storia e filosofia



Interventi degli studenti

Mostra foto – documentaria


I fiori del male - donne in manicomio nel regime fascista

2-19 febbraio 2017- Liceo Classico “G.B. Vico”- Chieti

Giovedì 2 febbraio 2017, ore 17,30, inaugurazione: letture e musica a cura di Francesca Anconetani, Lorenzo Di Credico, Virginia Paolucci (violino), classe IV C, Liceo Classico “G.B. Vico”

Le donne nella Shoah

Sabato 18 febbraio 2017, ore 11,00 Liceo Classico “G.B. Vico”: introduzione a cura di Martina Panaccio, classe V B, Liceo Classico “G.B. Vico”


Studenti - guide alla mostra

Liceo Classico “G. B. Vico” - Convitto naz. “G. B. Vico” - Scuole Medie

Lucrezia Adezio, Susanna Clivio, Giuditta D’Amico, Chiara De Marco, Clarissa Di Bartolomeo, Sara Di Bartolomeo, Mariachiara Giandomenico, Carolina Obletter, Roberta Palumbo, Pierluigi Pennetta, Alessia Simone; Francesco Pasquini, Vincenza Phartori, Deni Scarsi, Elisabetta Spinetti, Jessica Sulpizio

Istituto Industriale “Luigi di Savoia”

Victoria Antonucci, Giulio Cornacchia, Giorgio De Pascoli, Federica Di Pillo, Giorgia Giangiulli, Martina Maccarone, Martina Mammarella, Gioele Primiterra, Sofia Russo, Tatiana Zuccarini

Istituto Professionale “U. Pomilio”

Cristina Di Lorenzo, Matteo Di Prinzio, Enea Francano, Lisa Gianvittorio, Potis Grassotti, Andrea Fernandez Magali, Shasa Petrocco, Ilaria Schiazza, Enrica Zappacosta

Istituto Tecnico “F. Galiani”- R. de Sterlich”

Miriana Biondi, Marcella Caramanico, Lorenza Confermo, Sofia Coppola, Marta Daverio, Alessia Desiderio, Alessandra Di Pietro, Marta Emiliani, Lucrezia Mancini

A cura dell’associazione Chieti nuova 3 febbraio, in collaborazione con Unitre-Chieti, Archivio di Stato di Chieti, Istituto Tecnico “F. Galiani – R. de Sterlich”, Liceo Classico “G. B. Vico”, Istituto di Istruzione Superiore “Luigi di Savoia”, Istituto Professionale “U. Pomilio”



Italia, l’ingorgo corruttivo

Sul sistema degli appalti pubblici, l’amministratore delegato di Consip dice ai magistrati che «l’imprenditore Carlo Russo mi ha chiesto di intervenire su un appalto da 2,7 miliardi di euro per conto del babbo di Matteo e di Verdini». La rivelazione arriva a mezzo stampa attraverso le colonne de l’Espresso, è clamorosa e c’è poco da ricamare.

(continua nella sezione Rassegna stampa) Norma Rangeri, Il Manifesto 3-III-2017



In difesa dell'articolo nove della Costituzione della Repubblica Italiana

All’ultimo stadio

IN QUESTO “paese senza”, lo storytelling è ormai un instrumentum regni. C’è un problema? Basta dire che si è trovata la soluzione (senza dire quale) e tutti si placano. Quando arriva il momento della verità la soluzione, quella vera, non interessa più a nessuno. Abbiamo visto governi annunciare, dopo un Consiglio dei ministri, interventi che salvano la scuola, esaltano la cultura; per poi scoprire che il testo era ancora tutto da scrivere. Vediamo ora il Comune di Roma adeguarsi al costume, e fare altrettanto con la vicenda stadio.

(continua nella sezione Rassegna stampa) Salvatore Settis, All’ultimo stadio, emergenzacultura.org, 4-III-2017



L'incontro è rinviato a data da destinarsi

Associazione Nazionale Magistrati-Sez. Distrettuale Abruzzese

Associazione Chieti nuova 3 febbraio


XXIV Corso di Educazione alla Legalità nelle Scuole Secondarie di primo grado - a. s. 2016-2017

Non cadere nella Rete

Internet e i diritti della persona


Giovedì 23 febbraio 2017, ore 16.30

Scuola Media “G. Galilei”

San Giovanni Teatino - via Venezia, n. 5

Incontro informativo per docenti e genitori

Interviene

Roberto Leombroni

docente di storia e filosofia



COMUNICATO

Sabato 18 febbraio 2017, ore 11.00, presso la sala Carpineto del Liceo Classico “G. B. Vico”, Chieti, si svolgerà la manifestazione “Le donne nella Shoah” inizialmente fissata il 24 gennaio 2017e, poi, rinviata.

Interverrà Antonella Tiburzi - storica, ANED (Associazione Nazionale ex Deportati Politici nei campi di sterminio nazisti).

Introdurranno gli studenti del Liceo Classico.

L’iniziativa è promossa, nell’ambito della diciassettesima edizione del progetto “Il Calendario della Repubblica - Il Dovere della Memoria”, dall’associazione Chieti nuova 3 febbraio, in collaborazione con Unitre-Chieti, Archivio di Stato di Chieti, Istituto Tecnico “F. Galiani – R. de Sterlich”, Liceo Classico “G. B. Vico”, Istituto di Istruzione Superiore “Luigi di Savoia”, Istituto di Istruzione Superiore “U. Pomilio”.

Sin dall’anno scolastico 2000-2001, per evitare la ritualità e la retorica celebrativa di certi anniversari, abbiamo collegato, nel progetto “Il Calendario della Repubblica-Il Dovere della Memoria”, gli avvenimenti che hanno portato alla liberazione dell’Italia dal nazifascismo, alla nascita della Repubblica democratica e della Costituzione, articolando un percorso che permetta la nascita del concetto di “Memoria” come diritto-dovere civile.

L’edizione dell’anno scolastico 2016 – 2017, dedicata al cammino delle donne verso la conquista dei diritti e al contributo fornito per la costruzione dell’Italia democratica, comporta lo studio dei fatti e la riflessione sulla loro condizione dal fascismo alla Resistenza alla Repubblica.

I fiori del male

donne in manicomio nel regime fascista

La mostra foto – documentaria “I fiori del male - donne in manicomio nel regime fascista”, allestita negli spazi del Liceo Classico “G. B. Vico” di Chieti, rimarrà aperta fino a domenica 19 febbraio 2017 con le seguenti modalità:

da martedì a domenica, ore 10.00-12.30;

da martedì a venerdì, ore 17.00-19.00.

Per prenotare le visite - guidate dagli studenti

delle Scuole partecipanti -

telefonare al n. 3474521937 o al n. 3381734161



CHIETI NUOVA 3 FEBBRAIO


2 febbraio 1993

“Giunta in manette-Esplode la giungla del malaffare”

(titolo di giornale locale dell’epoca)


3 febbraio 2017

Per superare, senza dimenticare, le ragioni

che hanno portato

ai gravi fatti della Tangentopoli Teatina

del 2 febbraio 1993

CERCASI ANCORA

classe dirigente degna

Intellettualmente

Moralmente

Tecnicamente


www.chietinuova3febbraio.it;facebook.com/chietinuova3febbraio



COMUNICATO STAMPA

Giovedì 2 febbraio 2017, ore 17,30, presso il Liceo Classico “G. B. Vico”- Chieti,

l’associazione Chieti nuova 3 febbraio, in collaborazione con Unitre-Chieti, Archivio di Stato di Chieti, Istituto Tecnico “F. Galiani – R. de Sterlich”, Liceo Classico “G. B. Vico”, Istituto di Istruzione Superiore “Luigi di Savoia”, Istituto Professionale “U. Pomilio”, promuove la Mostra foto-documentaria I fiori del male - donne in manicomio nel regime fascista -, a cura di Annacarla Valeriano e Costantino Di Sante.

Saranno presenti i curatori. Interverranno Paola Di Renzo, Rettore del Convitto nazionale “G. B. Vico”, Preside del Liceo Classico “G. B. Vico”, Antonello De Berardinis, Direttore dell’Archivio di Stato di Chieti, gli studenti del Liceo Classico.

La mostra è stata realizzata dalla Fondazione Università degli Studi di Teramo in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale della Asl di Teramo e l’Archivio di Stato di Teramo.

Dalla presentazione degli autori: “L’idea di realizzare una mostra sulle donne ricoverate in manicomio durante il periodo fascista è nata dalla volontà di restituire voce e umanità alle tante recluse che furono estromesse e marginalizzate dalla società dell’epoca.

Durante il Ventennio si ampliarono i contorni che circoscrivevano i concetti di emarginazione e di devianza e i manicomi finirono con l’accentuare la loro dimensione di controllo e di repressione; tra le maglie delle istituzioni totali rimasero imbrigliate anche quelle donne che non seppero esprimere personalità adattate agli stereotipi culturali del regime o non assolsero completamente ai nuovi doveri imposti dalla “Rivoluzione Fascista”.

Ci è sembrato importante – spiegano i curatori della mostra - raccontare le storie di queste donne, rinchiuse nell’ospedale psichiatrico “Sant’Antonio Abate” di Teramo, a partire dai loro volti, dalle loro espressioni, dai loro sguardi in cui sembrano quasi annullarsi le smemoratezze e le rimozioni che le hanno relegate in una dimensione di silenzio e di oblio.

Alle immagini sono state affiancate le parole: quelle dei medici, che ne rappresentarono anomalie ed esuberanze, ma anche le parole lasciate dalle stesse protagoniste dell’esperienza di internamento nelle lettere che scrissero a casa e che, censurate, sono rimaste nelle cartelle cliniche.

Il manicomio, in questo senso, è stato un osservatorio privilegiato dal quale partire per analizzare i modelli culturali – di matrice positivista - che hanno storicamente contribuito a costruire la devianza femminile e che durante il Ventennio furono ideologicamente piegati alle esigenze del regime.

Il lavoro di ricerca e di valorizzazione condotto su questi materiali ha permesso così di recuperare una parte fondamentale della nostra memoria e di restituirla alla collettività.

La mostra ha ottenuto il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero dei Beni e Attività Culturali, della Università degli Studi di Teramo, della Regione Abruzzo”.

Si ringrazia la Provincia di Chieti che ha concesso l’uso dei pannelli.

La mostra rimarrà aperta da giovedì 2 a domenica 19 febbraio:

da martedì a domenica, ore 10.00-12.30;

da martedì a venerdì, ore 17.00-19.00.

Per prenotare le visite - guidate dagli studenti

delle Scuole partecipanti -

telefonare al n. 3474521937 o al n. 3381734161

Info:www.chietinuova3febbraio.it;

facebook.com/chietinuova3febbraio; cell. 3474521937


Per il Giorno della Memoria

27 gennaio 2017, ore 20,30, RAI Storia

Intervento di Antonella Tiburzi- storica, ANED (Associazione Nazionale ex Deportati Politici nei campi di sterminio nazisti)


La nostra iniziativa del 24 gennaio 2017 “Le donne nella Shoah” con Antonella Tiburzi è rinviata a sabato 18 febbraio 2017, ore 11.00, Liceo Classico “G. B. Vico”

Il Giorno della Memoria è “omaggio ai morti e messaggio ai vivi” perché, sempre vigili, si chiedano “come è potuto succedere? ”, imparino a riconoscere i germi che hanno portato ad Auschwitz, a costruire gli anticorpi


Sollecitati dall’attualità
riproponiamo l’articolo di Elio Vittorini

Il Politecnico, n. 1, 29-IX-1945

UNA NUOVA CULTURA

Non più una cultura che consoli nelle sofferenze ma una cultura che protegga dalle sofferenze, che le combatta e le elimini.

Per un pezzo sarà difficile dire se qualcuno o qualcosa abbia vinto in questa guerra. Ma certo vi è tanto che ha perduto, e che si vede come abbia perduto. I morti, se li contiamo, sono più di bambini che di soldati; le macerie sono di città che avevano venticinque secoli di vita; di case e di biblioteche, di monumenti, di cattedrali, di tutte le forme per le quali è passato il progresso civile dell'uomo; e i campi su cui si è sparso più sangue si chiamano Mauthausen, Maidanek, Buchenwald, Dakau.

(continua nella sezione Rassegna stampa)



Il testo della introduzione di Domenico Gallo
Roma, 21 gennaio 2017: Assemblea dei Comitati Locali

 

1 La Costituzione è risorta!
Il risultato straordinario del referendum del 4 dicembre segna una svolta nella storia del nostro Paese. Con questo referendum il popolo italiano ha compiuto un nuovo importantissimo atto costituente. Precedenti a questo furono: il primo, l’insurrezione popolare del 25 aprile 1945; il secondo (duplice), la scelta della Repubblica e l’elezione dell’Assemblea Costituente il 2 e 3 giugno 1946 con una partecipazione elettorale dell’89,08%; il terzo, la bocciatura della riforma costituzionale imposta dal governo Berlusconi, il 25 e 26 giugno 2006, che fece registrare una partecipazione elettorale del 52,46% e un risultato finale di 15.791.293 voti a favore del NO (pari al 61,32% dei votanti) e 9.962.348 a favore del SI (pari al 38,68%).

(continua nella sezione Rassegna stampa)



Sinistra, nuovi partiti vecchi linguaggi

«C’è violenza nella politica: una violenza (verbale, di rapporti, di relazioni) che respinge chi pensa ad essa come il mettersi insieme per risolvere i problemi comuni».

In occasione del congresso di Sinistra Italiana, alcuni parlamentari ex Sel hanno scritto (come informa il manifesto del 15 gennaio), ad altri che entrerebbero nella nuova formazione, di abbassare i toni dello scontro politico: «La cultura dell’intolleranza è incompatibile con il progetto politico che insieme stiamo animando».

Quale che ne sia stata la ragione, è un’espressione da non sottovalutare e bene ha fatto il manifesto a citarla in vista di uno scontro che potrebbe avvelenare l’atmosfera del congresso fondativo, tanto quanto le diversità dei contenuti e della linea politica.

(continua nella sezione Rassegna stampa) Enzo Scandurra, www.eddyburg.it, pubblicato sul quotidiano Il Manifesto il 17 gennaio 2017



La povertà è un furto

La povertà non è un fatto di natura ma il prodotto di società ingiuste perché inegualitarie e predatrici. In piedi umanità contro il furto della vita!

L’IMPOVERIMENTO La povertà è il risultato dei processi di esclusione umana, sociale, economica e politica fra gli esseri umani (e tra le comunità umane) tipici delle società ingiuste fondate sull’ineguaglianza e l’appropriazione predatrice della vita.

Prima di essere economica, politica o sociale, la povertà è «culturale», cioè è parte dei processi che operano nell’immaginario collettivo concreto, evolutivo delle persone, dei gruppi sociali e dei popoli. È parte della maniera di «vedere l’altro». Gli impoveriti crescono nelle nostre teste.

(continua nella sezione Rassegna stampa) Riccardo Petrella, Il Manifesto, 05-I-2017



Tre riforme che possono fare a meno di Renzi

Che di Renzi non ci saremmo liberati facilmente lo sapevamo, fin dalle sue fiere affermazioni di abbandono in caso di sconfitta. Ma meraviglia rivederlo in campo tal quale, già in corsa per palazzo Chigi, alla cui porta è stato accompagnato dal popolo sovrano. Mentre la lista dei disastri a lui imputabili si allunga, fino all’ultimo ceffone europeo di ben 3,4 miliardi. La continuità del Renzi-pensiero emerge in specie nella benedizione data – nell’intervista a Repubblica – al ballottaggio o al Mattarellum, perché con il maggioritario il Pd è fulcro di un sistema simile alla democrazia americana. Poche idee, e sbagliate.

(continua nella sezione Rassegna stampa) Massimo Villone, Il Manifesto, 18-I-2017



Il primo colpo della battaglia elettorale

Quale sarebbe la forza di una campagna referendaria sul lavoro in Italia non è difficile da immaginare. Quale valenza avrebbe, per la sinistra, ingaggiare, così come è già accaduto per il referendum sulla Costituzione, una battaglia elettorale, politica, culturale sul tema cruciale dell’occupazione è altrettanto evidente. Aver dichiarato inammissibile il quesito sull’articolo 18, come ha fatto ieri la Corte Costituzionale, è sicuramente un pessimo segnale, ma non decisivo.

(continua nella sezione Rassegna stampa) Norma Ranger, Il Manifesto, 11-I-2017



La Corte e l’art. 18

Se la politica non funziona, se le domande di diritti non vengono ascoltate dagli organi della democrazia rappresentativa, inevitabilmente si carica un peso da novanta sugli organi giurisdizionali di garanzia che non sempre sono in grado di reggerlo. In particolare una responsabilità particolarmente delicata è calata sulla Corte costituzionale che negli ultimi anni è dovuta intervenire più volte, in contrapposizione all’establishment politico, per tutelare l’ordinamento dagli effetti nefasti delle leggi ad personam e i diritti dei cittadini compressi dall’uso disinvolto dei poteri governativi.

(continua nella sezione Rassegna stampa) Domenico Gallo, Micromega, 12-I- 2017