Home Page IV trim 2016
Costituzione della Repubblica italiana
Art. 54
Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi.
I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge
L’etica perduta della politica
Tra una politica che fatica a presentarsi in forme accettabili dai cittadini e un populismo che di essa vuole liberarsi, bisogna riaffermare una “moralità” delle regole attinta a quella cultura costituzionale diffusa la cui emersione costituisce una rilevantissima novità.
Mai nella storia della Repubblica vi era stata pari attenzione dei cittadini per la Costituzione, per la sua funzione, per il modo in cui incide sul confronto politico e le dinamiche sociali. I cittadini ne erano stati lontani, non l’avevano sentita come cosa propria. Nell’ultimo periodo, invece, si sono moltiplicate le occasioni in cui proprio il riferimento forte alla Costituzione è stato utilizzato per determinare la prevalenza tra gli interessi in conflitto.
(continua nella sezione Rassegna stampa) Stefano Rodotà, La Repubblica,17-XII-2016
Tomaso Montanari: il progetto di Pisapia del tutto privo di senso
Pubblicato il 15 dic 2016
Pubblichiamo il lungo messaggio inviato da Tomaso Montanari all’assemblea tenutasi a Roma domenica 11 dicembre Ricominciamo da NO(i).
Firenze, 10 dicembre 2016
Caro Sandro (Medici; ndr),
perdonami se non riesco oggi ad essere a Roma (colpa di un piccolo intervento, niente di serio), e grazie per questo invito. Partiamo dall’attualità più stretta. Il progetto di un Campo Progressista che si allei programmaticamente con il Partito Democratico mi pare del tutto privo di senso. Ma non perché non ci si può alleare con Renzi, e non perché Pisapia ha votato Sì.
Alziamo un poco lo sguardo. Dimentichiamo Matteo Renzi: facciamo finta che la fata buona della democrazia lo faccia sparire oggi stesso.
Ebbene: il progetto di Pisapia sarebbe comunque inattuale, e a renderlo inattuale sono le ragioni profonde del suo Sì – non quelle superficiali legate ai rapporti con Renzi e il Pd di oggi, tutte assai poco interessanti e, in ultima analisi, irrilevanti.
Le ragioni profonde di quel Sì al referendum scaturiscono da una incomprensione radicale della fase storica in cui siamo conficcati.
(continua nella sezione Rassegna stampa)
Renzi, briglie strette su governo e Pd
Si può anche avvolgere la dura realtà con i versi del poeta, come ha fatto Renzi, leggendo alla direzione del Pd la poesia di Fernando Sabino che invita a rimettersi in cammino dopo una sconfitta.
Si può anche raccontare su facebook che sotto gli abiti dell’uomo di potere batte un cuore di padre che fa ritorno a casa e rimbocca le coperte ai figli come nei film. Ma non bastano a camuffare il passo indietro quando poi i fatti, assai poco poetici e molto prosaici, dicono che Renzi ne ha fatti due in avanti.
(continua nella sezione Rassegna stampa) Norma Rangeri, Il Manifesto, 13-XII-2016
Uno spettacolo indegno dopo l’urlo del No
«Il "nuovo" governo. Il responso referendario e il suo valore costituente. Il campo è aperto. La geografia del voto lo mostra in tutta la sua estensione e asperità. Chi avrà il coraggio di incominciare a esplorarlo ne sarà premiato».
Lo spettacolo è francamente inguardabile, a una settimana dal voto che ha travolto Matteo Renzi e il suo governo. Intendo lo spettacolo pubblico, recitato «in alto» dall’intero establishment. Il modo con cui nasce il governo Gentiloni, le procedure del suo incarico (con le cosiddette consultazioni parallele tra il Colle e Palazzo Chigi, cose mai viste!). E poi la sua composizione (fotocopia)
Sono un insulto al voto degli italiani, al principio di realtà, alla stessa Costituzione miracolosamente salvata il 4 dicembre: al suo articolo 1 naturalmente, e al meno noto articolo 54 (che impone, per le funzioni pubbliche «il dovere di adempierle con disciplina ed onore», cioè accettando i verdetti popolari e rispettando verità e parola data). Che a Palazzo Chigi sieda un «uomo di Renzi», che il governo Renzi succeda a se stesso nella maggior parte dei suoi membri, soprattutto che Matteo Renzi continui a detenerne la golden share mantenendo la segreteria del Partito e di lì accanendosi a inquinare la vita politica, dopo aver dichiarato che in caso di sconfitta si sarebbe ritirato da tutto, è un danno d’immagine devastante non solo per lui e il suo partito, ma per l’intero Paese.
(continua nella sezione Rassegna stampa) Marco Revelli, il Manifesto, 13-XII-2016
COMITATO
SALVIAMO LA COSTITUZIONE
Aggiornarla, Applicarla, Non Demolirla
CHIETI (attivo dal 2005)
Chieti: Votanti 29.642, il no ha ottenuto il 67,5%, il sì il 32,4%. Schede bianche 81; schede nulle 188. (fonte PrimadaNOI, 5-XII-2016)
Sempre vigili, continuiamo a lavorare appassionatamente per contribuire ad attuare la Costituzione:
“…E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”, Costituzione della Repubblica Italiana, articolo 3, comma 2.
La Repubblica siamo noi.
L’ultima pagliacciata renziana
E adesso. Abbiamo visto un referendum costituzionale trasformarsi in un referendum sociale. Dove ciascuno per un momento si è sentito libero di votare per qualcosa in cui credeva. E seppure ci pesa la cattiva compagnia del No, per una volta abbiamo vinto, e vinto bene. Ora facciamo affidamento sul capo dello stato perché non consenta balletti e scorciatoie, perché affidi il timone a una personalità di rilievo istituzionale, una persona super-partes, in grado di traghettare il paese dal pantano renziano a nuove elezioni
Matteo Renzi annuncia le dimissioni la notte del voto referendario
Sono passate poco più di 48 ore dalla domenica elettorale che nelle peggiori intenzioni avrebbe dovuto cambiare i connotati alla nostra democrazia parlamentare, e provate a raccontare a che punto siamo a una persona sana di mente, a un cittadino italiano che abbia ancora voglia di prendere sul serio la pesante situazione in cui il giovane, brillante Renzi ci ha cacciato.
(continua nella sezione Rassegna stampa) Norma Rangeri, Il Manifesto, 7-XII-2016
L'astuzia della Costituzione
Pubblico qui il testo del discorso che avevo scritto per il mio intervento alla Direzione nazionale del PD, che non mi è stato consentito di fare per dubbie ragioni diorario.
La direzione era stata convocata per oggi (7dicembre) alle 15, ed è poi stata spostata alle 17.30 a causa degli impegni del Senato.
Il voto di fiducia al Senato, però, è terminato alle 14.30. Ci sarebbe stato ampiamente tempo per qualche ora di dibattito sulle cause, gli esiti e le responsabilità nel post-referendum tra la fine del voto e la salita al Quirinale del Presidente Renzi. Invece si è evitata qualsiasi discussione politica. Lascio quindi che sia il testo a parlare per me.
(continua nella sezione Rassegna stampa) Walter Tocci, PD
Una vittoria mistificata
Le hanno viste le bandiere rosse nelle piazze, nei teatri, nei tanti luoghi degli incontri festosi dei Comitati del No?
Per neutralizzare il risultato clamoroso del referendum, nei loro interminabili vaniloqui televisivi i soliti noti ne celano l'esistenza e insistono nel riferire quel successo soltanto ai partiti (affermando così che ha vinto la destra) ignorandone volutamente il grande protagonista, il popolo italiano in tutte le sue diversificazioni e le associazioni nelle quali si è riconosciuto, ha trovato espressione, ha potuto far sentire la sua voce (Libertà e Giustizia e i Comitati). In particolare ignorando il popolo della sinistra che, da tempo senza un partito di riferimento, si è mobilitato per lunghissimi mesi lavorando col massimo impegno civile trovando nuove aggregazioni.
(continua nella sezione Rassegna stampa) Lorenza Carlassare, http://www.huffingtonpost.it/…/una-vittoria-mistificata_b_1…
Il “teatro degli orrori” e la propaganda del servizio pubblico nei musei statali: il caso del Museo di Palazzo Grimani a Venezia
Nel favoloso mondo del Mibact viviamo costantemente in una dimensione virtuale piena di eccellenze. Musei che fanno grandi incassi, visitatori sempre più numerosi, capolavori che viaggiano per promuovere l’immagine dell’Italia nel mondo. Campagne social inneggiano a ricercare i temi più disparati nei beni culturali, da “Le forme dell’eros” a “Lo zoo delle meraviglie”.
In questa sorta di campagna elettorale permanente, tutto il resto del mondo passa in secondo piano. Le chiese sbriciolate dal sisma in Umbria e nelle Marche sono qualcosa di desolante e spaventoso, ma distante. Altre chiese gravemente lesionate dal terremoto del 2012 a Ferrara restano chiuse, inagibili, ferite, ma non sembrano una priorità del ministro Franceschini, che annuncia con trionfalismo lo stanziamento di milioni di euro per spostare i quadri dalla Pinacoteca Nazionale al Castello Estense.
(continua nella sezione Rassegna stampa) Debora Tosato*, 6-XII-2016
Riceviamo e pubblichiamo
Da anni, allorché mi fu consigliato fa Antonio Tabucchi e da Giancarlo De Cataldo di leggere i suoi libri, amo lo scrittore spagnolo Javier Cercas.
Ha scritto romanzi stupendi : "I soldati di Salamina" che parla della guerra civile spagnola; "Anatomia di un istante" che parla del fallito colpo di Stato del col. Tejero; "L'impostore" che racconta l'incredibile storia di un falso eroe della storia spagnola; ed altri ancora. Romanzi che hanno una caratteristica comune: partono dall'analisi di veri fatti storici, ne analizzano ragioni e protagonisti, ma lasciano al lettore il giudizio finale. Cercas non pronuncia sentenze.
Questa tecnica di scrittura dei romanzi è illustrata da Cercas nell'ultimo suo libro "Il punto cieco" che racchiude saggi e non storie.
Javier, nelle ultime pagine, parla di Kafka, uno dei suoi scrittori preferiti e racconta di quando nel 1912, in una piazza parigina, egli partecipava ad una manifestazione di protesta per l'uccisione di un anarchico. La polizia voleva sgomberare la piazza ma Kafka, impassibile, si rifiutava di obbedire all'ordine, ripetendo "No", "No" e "No".
A partire da quell'episodio, Javier Cercas, discutendo con suoi amici, giunge a parlare della società perfetta in cui vorremmo vivere. Una società - egli spiega - in cui solo tre persone sono imprescindibili.
Buona lettura e buon voto domenicale!
Armando Spataro
(Ps: ho deciso questo invio perchè stasera chiudo la mia "campagna" a sostegno del No e ho deciso di farlo anche con le emozionanti parole di Cercas)
IL CORAGGIO DI DIRE NO
di Javier Cercas
"In una società perfetta... In una Repubblica ideale ci sono soltanto tre personaggi imprescindibili: un maestro, un medico e un uomo che dice «No".
Il maestro è colui che insegna a vivere; il medico è colui che insegna a morire; l’uomo che dice «No» è colui che preserva la dignità collettiva: è l’uomo che, nelle situazioni limite, nei momenti più rischiosi, quando si decide il destino della società ed è più difficile conservare i nervi saldi e tutti o quasi tutti perdono il senso della realtà e dicono Sì per un errore di valutazione e chi non lo fa non osa dire «No» per timore di essere rifiutato dalla maggioranza, in quel momento, dopo aver riflettuto senza fretta e con la massima serietà ed essere giunto a una conclusione, ha il coraggio di dire «No», tranquillamente, senza alzare la voce, con ostinata impavidità, mancanza di gestualità, discrezione inflessibile e dignità statuaria.
Quest’uomo non vuole erigersi a esempio per nessuno né dare lezioni a nessuno; e non dice «No» per il piacere o il capriccio o la vanità della contraddizione, né è un conformista dell’anticonformismo, né dal suo rifiuto ottiene qualche reddito economico e professionale: semplicemente ha il coraggio di pensare con lucidità e di agire in accordo con ciò che pensa. Quest’uomo è il nemico del popolo di Ibsen, l’uomo in rivolta di Camus, per molti aspetti il protagonista dei grandi romanzi di Kafka.
Quest’uomo incarna la dignità dell’intellettuale".
La Costituzione tradita dalla riforma. Lettera commovente di Aldo Tortorella
24 novembre 2016
Care compagne e cari compagni, un malanno invernale, complice l’età, mi impedisce di essere oggi con voi come avrei desiderato per dirvi innanzitutto tutta la mia indignazione per il modo con cui si viene svolgendo questa campagna referendaria da parte di coloro che oggi hanno il governo del Paese.
Trovo scandaloso che i pubblici poteri siano impegnati ad alimentare con ogni mezzo compresi quelli meno leciti una campagna di disinformazione e di falsità. La televisione in ogni ora del giorno e della notte è occupata da questo presidente del consiglio il quale con tutti i problemi che ci sono non ha altro da fare che saltare da un programma all’altro o da un palco all’altro palco a far la sua propaganda e a propagandare se stesso. Più che un uomo di governo abbiamo un attore televisivo, oltre che uno studente bocciato dal suo professore di diritto costituzionale.
(continua nella sezione Rassegna stampa)
La vittoria di Trump campanello d’allarme per i governanti europei
L'analisi. Perché il «profeta» Michael Moore parla anche a noi
Illudersi che a fronte di una società che non è mai stata così spaccata dalla disuguaglianza come oggi non ci sarebbe stata, prima o dopo, una reazione che avrebbe terremotato il quadro politico è stato ridicolo. Qualcuno, quando Trump ha iniziato la sua avventura, aveva cominciato a rendersene conto.
Michael Moore, fra gli altri, che da mesi aveva previsto che «quel miserabile ignorante e pericoloso pagliaccio» sarebbe stato «ahimé – il nostro presidente».
(continua nella sezione Rassegna stampa) Luciana Castellina, Il Manifesto, 10-XI-2016
COMITATO
SALVIAMO LA COSTITUZIONE
Aggiornarla, Applicarla, Non Demolirla
CHIETI
Operazione pedagogica condotta con provocatoria ironia, lo spettacolo “Perché No- tutte le bugie del Referenzum” di e con Marco Travaglio, con la partecipazione dell’attrice Giorgia Salari, rappresentato a Chieti, presso il Teatro Auditorium Supercinema, sabato 22 ottobre 2016, ha chiarito i punti fondamentali della Riforma Costituzionale scritta e non di quella “raccontata” dalla maggior parte dei media, di fronte ad un pubblico numerosissimo ed eterogeneo, composto da persone di ogni età, animate dal comune desiderio di sapere.
Il confronto con gli articoli della Costituzione vigente, istituito da Marco Travaglio e Giorgia Salari, rispettivamente nei panni del “direttore Travaglio” e della Ministra M. E. Boschi, ha evidenziato le conseguenze del voto, facendo capire qualcosa di più su che cosa si voterà e quale tipo di società la Riforma prefigura.
Si ringraziano tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione della iniziativa, in particolar modo il Direttore Amministrativo del Teatro Marrucino-Deputazione Teatrale, la Segreteria Amministrativa e tutta la Deputazione Teatrale, il settore Cultura del Comune, Music & Light Service di Claudio Nacci.
Si coglie l’occasione per riportare all’attenzione dell’opinione pubblica lo stato del Supercinema, bella struttura che senza adeguate ristrutturazione e manutenzione andrà presto in rovina.
Qual è in proposito la volontà dei cittadini e dei politici? Affrontare il problema e risolverlo? O NO?
Referendum
Taci, il ministero degli interni ti ascolta
Referendum. Una circolare prefettizia, su sollecitazione del ministero dell'Interno, richiama in occasione del voto referendario il «divieto per le pubbliche amministrazioni di svolgere attività di comunicazione» a partire dal 28 settembre. Incluse le università. Eppure ambasciate e istituzioni hanno organizzato il tour referendario di Boschi all'estero.
Siamo venuti in possesso di una circolare prefettizia che, su sollecitazione del ministero dell’Interno, richiama in occasione del voto referendario il «divieto per le pubbliche amministrazioni di svolgere attività di comunicazione» a partire dal 28 settembre, giorno in cui sono state indette le elezioni.
(continua nella sezione Rassegna stampa) Massimo Villone, Il Manifesto.info, 22-X-2016
Riceviamo e pubblichiamo
Ricevo dal mio caro amico Carlo Bartolini una sintesi molto efficace su una affermazione di Renzi, riportata qui sotto. Vi chiedo di farla girare il più possibile.
Saluti
Pancho Pardi, ex senatore
Renzi ha detto che se vince il NO si torna indietro di 30 anni.
...Splendido!
Nel 1986...
- non esistevano i contratti cococo, progetto, jobact, da dipendente a partita iva, voucher, ...
- si andava in pensione ad una età decorosa
- c'era l'articolo 18 e le tutele per il lavoratore
- la benzina costava £1.258 tradotto in €0,65 al litro
- non c'erano suv tra le palle
- c'erano tanti concorsi per i posti pubblici
- la rai mandava in onda film in prima visione e trasmissioni senza interruzioni di pubblicità
- non c'era il ticket nella sanità pubblica
- a 25 anni ci si poteva permettere di metter su famiglia.
- i bambini giocavano per la strada.
- Berlusconi non era in politica e Renzi era il più preso per il culo dai suoi compagni alle elementari.
- non c'era la "buona scuola", ma la scuola era buona davvero.
Allora, che aspettate a votare NO!!!
Girala per salvare le future generazioni.. abbiamo poco tempo per diffonderlo...
COMITATO
SALVIAMO LA COSTITUZIONE
Aggiornarla, Applicarla, Non Demolirla
CHIETI
Nella speranza di fornire un servizio alla collettività con una informazione utile
il Comitato ricorda che
sabato 22 ottobre 2016, ore 21,00
presso il Teatro Auditorium Supercinema
via Spaventa - Chieti
sarà rappresentato lo spettacolo
“Perché No-Tutte le bugie del Referenzum”
di e con Marco Travaglio
con Giorgia Salari
E’ l’occasione per saperne di più su un voto fondamentale per la democrazia.
Si parla, ovviamente, della riforma Costituzionale. Un argomento tutt’altro che scontato visto che sulla tv e sulla grande stampa ha voce quasi soltanto il fronte del Sì, recentemente anche con indebite ingerenze e catastrofiche, infondate previsioni tese a “terrorizzare” gli Italiani anziché mostrar loro chiaramente che cosa prevede la riforma e in quali punti cambierebbe, (decisamente in peggio), la Costituzione nata dalla Resistenza, che ha sino ad oggi garantito la vita democratica dell’Italia.
Tutti dicono che bisogna discutere nel merito, ma quasi nessuno lo fa. Marco Travaglio, ad esempio, chiede invano da mesi un confronto in tv con la ministra delle Riforme Maria Elena Boschi. Ha dunque deciso di portare in scena le ragioni del No contrapposte a quelle del Sì con l’attrice Giorgia Salari nei panni della Ministra (della quale ripeterà le frasi testuali). Così ciascuno potrà confrontarle e farsi un’idea.
Lo spettacolo di Travaglio è un efficace mix di politica e divertimento e ha il pregio, come solo il linguaggio teatrale sa fare, di raggiungere più facilmente la testa e il cuore degli spettatori, di rendere chiari contenuti che, invece, si continuano a nascondere sotto slogan sostanzialmente non veri, come la riduzione dei costi della politica.
L’appuntamento – da non perdere – ha il patrocinio del Comune di Chieti.
Il botteghino del Supercinema sarà aperto dalle ore 19,00 di sabato 22 ottobre.
Biglietti (prezzo unico 10,00 euro + 2,00 euro per diritti di prevendita), presso le rivendite autorizzate indicate nel sito www.ciaotickets.com e nella pagina /www.facebook.com/events/524772774388265; online su: www.ciaotickets.com
link dell’evento: http://www.ciaotickets.com/evento/marco-travaglio-chieti
Info: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. ; Telef. 3474521937 - 3487836919
COMITATO
SALVIAMO LA COSTITUZIONE
Aggiornarla, Applicarla, Non Demolirla
CHIETI
Sabato 22 ottobre 2016, ore 21.00, Supercinema
PERCHÉ NO - Tutte le bugie del Referenzum
spettacolo con Marco Travaglio e Giorgia Salari
Alla lista delle rivendite autorizzate di Chieti è stata aggiunta la Tabaccheria "Regina", in Corso Marrucino, 189 (nei pressi della Trinità). Ricordiamo che il prezzo del biglietto è di 12,00€ (10,00€ + 2,00€ di diritti di prevendita).
CHIETI – Altre rivendite autorizzate: Tabaccheria “D'Ostilio”, Piazza S. Giustino, 11, Tel. 0871 345976; Bar “D'Aragona”, via D'Aragona 16, Tel. 0871 348262; Tabaccheria "Candeloro", via Giuseppe Verdi, 45, Centro Comm. Levante, Tel. 0871 331496; Tabaccheria "Filippone", via Brigata Maiella, 54, Tel. 0871 401006; Tabaccheria "Megalotto", Località S.Filomena C/o Megalò, Tel. 0871 562683; Bar "Caffè Ateneo", via dei Vestini, 31, (Ch.scalo), Tel. 0871 3554471; Tabaccheria "Malandra", piazzale G. Marconi,23, (Ch. scalo), Tel. 0871 564701
I biglietti possono essere acquistati anche online sul sito di Ciaotickets www.ciaotickets.com
Pagina fb della manifestazione: https://www.facebook.com/events/524772774388265/
COMITATO
SALVIAMO LA COSTITUZIONE
Aggiornarla, Applicarla, Non Demolirla
CHIETI
Comunicato del 12 ottobre 2016
Comitato Salviamo la Costituzione – Chieti promuove lo spettacolo “Perché No”
Iniziative in piazza per Travaglio e per il No al referendum
Saremo chiamati a decidere sulla Costituzione: fondamentale essere informati!
Info: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
https://www.facebook.com/events/ 524772774388265
Telef. 3474521937; 3487836919
Nei prossimi giorni in alcune delle principali città abruzzesi saranno promosse iniziative volte a propagandare lo spettacolo teatrale “Perché No – Tutte le bugie del Referenzum”, di e con Marco Travaglio, in programma sabato 22 prossimo a Chieti e per promuovere il “No” al referendum del 4 dicembre prossimo.
Il Comitato di Chieti “SALVIAMO LA COSTITUZIONE, Aggiornarla, Applicarla, Non Demolirla” accentua il proprio impegno con l’approssimarsi delle due scadenze, l’imminente spettacolo e l’ormai prossima consultazione referendaria. “Percorriamo – spiega Tommaso Palermo, coordinatore del Comitato –anche la strada di uno spettacolo teatrale che, con il suo linguaggio, raggiunge più facilmente la testa e il cuore degli spettatori con lo scopo di informare e sensibilizzare sui contenuti delle modifiche costituzionali e sui danni che, in caso di vittoria del sì, si avrebbero per la democrazia in Italia. Lo spettacolo di Travaglio è un efficace mix di politica e divertimento e ha il pregio di rendere chiare cose che invece si continuano a nascondere sotto slogan che sostanzialmente non dicono il vero, come la riduzione dei costi della politica”.
L’appuntamento teatrale sarà uno di quelli caratterizzanti della campagna del Comitato: sul palco Marco Travaglio si confronterà in forma indiretta con il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi (che ha sempre rifiutato un confronto in tv), rappresentata dall’attrice Giorgia Salari. Giorgia ripeterà frasi testuali del ministro: in questo modo ogni spettatore potrà ascoltare le ragioni del No contrapposte a quelle del Sì e farsi un’idea sapendone sicuramente un po’ di più.
Lo spettacolo, in programma sabato 22 ottobre prossimo, alle ore 21:00, a Chieti, presso il Teatro Auditorium Supercinema, in via Spaventa 4, ha il patrocinio del Comune.
Prezzo unico 10,00 euro (+ 2,00 euro per diritti di prevendita). I biglietti sono disponibili nelle rivendite del circuito ciaotickets, elencate nel sito, nella pagina fb dell'evento Perché No, www.facebook.com/events/524772774388265. Si possono anche comprare online su: www.ciaotickets.com. Link dell’evento: http://www.ciaotickets.com/node/66514
“Ci saranno altri incontri – aggiunge Tommaso Palermo – ma certamente questo è uno dei più importanti. Converrà essere presenti, per saperne di più. Nessun cittadino dovrebbe recarsi alle urne con le sole disinformazioni a slogan che vengono costantemente rilanciate. Saremo chiamati a decidere il futuro del Paese cambiando una Costituzione nata dalla Resistenza e che ha sino a oggi garantito oltre 70 anni di vita democratica. Non possiamo decidere senza avere ogni possibile informazione a disposizione. E l’incontro con Travaglio rappresenta in questo senso una tappa fondamentale”.
Secondo discorso sulla verità del referendum
Il vero quesito: approvate il superamentodella democrazia parlamentare?
Intervento di Raniero La Valle al meeting “Loppiano-Lab” del Movimento dei Focolari a Loppiano (Firenze) il 30 settembre 2016.
Cari Amici,
poiché parlo a una grande riunione di persone la cui motivazione più profonda è che “l’uomo non vive di solo pane”, sento prima di tutto il bisogno di dirvi la ragione per la quale a 85 anni corro l’Italia per sostenere il NO al referendum, quando i giovani di oggi sono disperati per tanti altri motivi.
La ragione principale è una ragione di verità. Nell’ appello con cui i “Cattolici del No” hanno spiegato ai cittadini perché si oppongono a questa riforma, hanno detto di farlo per una questione di giustizia e una questione di verità. In effetti l’Italia ha oggi un grosso problema, di sapere la verità del referendum, non perché qualcuno dica la “sua” verità sul referendum, ma per capire che cosa il referendum dice di sé, che cosa rivela del dramma politico che oggi stiamo vivendo in questo Paese e nel mondo.
(continua nella sezione Rassegna stampa) Raniero La Valle