Intervento di Roberto Leombroni

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Intervento di Roberto Leombroni

NO, ministro Valditara.

La sua insensata critica alla lettera inviata da Annalisa Savino, dirigente scolastica del Liceo “da Vinci” di Firenze, in seguito all’assalto squadristico di militanti di Azione Studentesca (organizzazione giovanile vicina a Fratelli d’Italia) contro studenti di Sinistra, dimostra che lei non è all’altezza del posto che occupa. Lei, infatti, definisce “strumentale” l’iniziativa della suddetta dirigente, che denoterebbe una “politicizzazione” che non dovrebbe avere luogo nelle scuole. Da queste sue affermazioni, traspare un’assoluta ignoranza del ruolo che la scuola deve assolvere in una società democratica: quello di contribuire alla difesa e allo sviluppo della democrazia stessa. Quando lei parla di “politicizzazione”, evidentemente ha in mente un’idea ben angusta della politica, l’unica che riesce a concepire e ad attuare: quella fondata sullo scontro tra fazioni. Le sfugge che, al contrario, la sana “politica” che un’istituzione scolastica è chiamata a trasmettere è l’educazione alla cittadinanza e alla democrazia. Non a caso, ma forse lei non lo sa, dal 2008 esiste una legge che introduce nelle scuole una nuova disciplina, che si chiama appunto “Cittadinanza e Costituzione”. Dunque quella dirigente non solo aveva il DIRITTO di inviare quella lettera, ma ne aveva anche, e con lei l’intero mondo della scuola, il DOVERE.

È inutile che lei si arrampichi sugli specchi, ricorrendo al solito penoso ritornello secondo cui in Italia non ci sarebbe alcun pericolo di ritorno del fascismo. Certo, la Storia difficilmente si ripete negli stessi termini del passato. Ma lei non può girare la testa dall’altra parte, facendo finta di ignorare che, davanti a quel Liceo, si è consumato un atto di violenza squadrista. E che gli autori di quella violenza appartengono a una parte politica le cui idee sono condannate dalla nostra Costituzione. Dunque bene ha fatto la dirigente a inviare quella lettera, dimostrando che, per fortuna, nella scuola italiana, esistono ancora gli anticorpi contro ogni forma di fascismo e di violenza. Mi auguro che l’esempio della signora Savino venga seguito in tutte le scuole, e che le istituzioni in quanto tali, a partire dal Presidente della Repubblica, si facciano sentire, stigmatizzando la violenza politica e gli inopportuni interventi di un ministro.