Il sindaco di Adro non cancella i simboli leghisti.

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ADRO

Il sindaco di Adro non cancella i simboli leghisti.

Il ministro Gelmini insiste: «Via i simboli politici dalla scuola di Adro»

«Mi auguro che il sindaco di Adro rimuova i simboli dalla scuola, e si dimostri rispettoso dell'indicazione che viene dal ministro, ma che credo sia innanzitutto un fatto di buonsenso e civiltà». Il ministro dell'istruzione Mariastella Gelmini ritorna oggi sulla questione della nuova scuola nel bresciano imbottita di simboli di matrice leghista, e lo fa una decina di giorni dopo la lettera, inviata tramite il direttore dell'Ufficio scolastico regionale della Lombardia, in cui aveva intimato la rimozione dei «Soli delle Alpi» 

Rispetto a metà settembre, il tono (non il contenuto) delle parole del ministro sembra meno ultimativo, anche perché il primo invito alla "bonifica" della scuola sembra caduto per ora nel vuoto. A complicarne l'applicazione c'è un possibile problema di competenze (secondo alcuni il potere di imporre al sindaco la cancellazione dei «soli» è del Viminale), ma soprattutto la gestione politica di un caso che il passare del tempo non fa che complicare.

La soluzione non è semplice, come ha dimostrato anche la riunione in Via Bellerio a Milano dell'inizio della settimana, disertata dal leader leghista Umberto Bossi che ha preferito non entrare in prima persona nella discussione. La sua assenza, però, ha impedito di assumere una decisione definitiva, e il sindaco Oscar Lancini se n'è tornato in paese senza la "linea" del segretario che lui stesso aveva richiesto. Anche la successiva riunione della giunta comunale, su cui i componenti mantengono il riserbo, non sembra aver partorito una soluzione operativa.

Il nodo è intricato anche dall'attenzione dell'opposizione, che ha chiesto in comune le carte e ha annunciato esposti alla corte dei conti sulle spese necessarie a rimuovere i «soli delle Alpi», con un'operazione di pulizia che potrebbe costare 30mila euro. Oltre alla sostituzione di cestini e zerbini e alla pulitura dei banchi, infatti, sono da cancellare gli enormi simboli che un eccesso di entusiasmo ha spinto a disegnare anche su tutti i tetti della scuola, un edificio complesso che ospita materne, elementari, medie, mensa e palestra.

Gianni Trovati, Il sole 24 ore, 26-IX-2010